I risultati di una recente ricerca americana su larga scala sembrano indicare una nuova incoraggiante tendenza a prescrivere psicofarmaci alle persone con disabilitità intellettiva con maggior attenzione e sulla base di precisi inquadramenti diagnostici.
La sindrome di Pitt-Hopkins (PHS), descritta per la prima volta nel 1978, offre oggi conoscenze utili alla comprensione dei legami genetici e clinici fra disabilità intellettiva, schizofrenia, autismo e altri disturbi neuropsichiatrici principali.
Nelle persone con disabilità intellettiva i disturbi del sonno sono molto frequenti. Con quali fattori viene spiegata quest'alta prevalenza? Si tratta di un epifenomeno di disturbi psichiatrici più ampi?
La ricerca contemporanea attribuisce alla relazione fra la plasticità neuronale e l'attività del gene mTOR una potenziale grande utilità per le terapie future dei disturbi del neurosviluppo.
In alcuni casi i sintomi e le disfunzioni dei disturbi dello spettro autistico possono essere confusi con quelli di altri disturbi psichiatrici. In altri casi sembra invece più opportuno parlare di ombratura diagnostica. Polimorfismo autistico o comorbidità? Come valutare?
A partire dalla loro individuazione i sintomi negativi della schizofrenia sono stati associati ad alterazioni di funzioni cognitive di base. I risultati di un recente studio sembrano confermare questo legame e collocare definitivamente alcune forme di schizofrenia tra i disturbi del neurosviluppo.
AMG della Misericordia di Firenze attiva presso il polo clinico-scientifico del Sansovino un nuovo ambulatorio di riabilitazione neuropsicologica delle disfunzioni cognitive post-traumatiche. Il servizio sostenuto dal CREA rappresenta una prima risposta ad un problema ampiamente diffuso nel contesto sociale odierno.
Nell’ottica di un ascolto costante delle esigenze delle persone con disabilità intellettive o relazionali e dei loro familiari, CREA ha organizzato il 2° Info Day sulla ricerca scientifica. Protagonisti dell'evento l'empowerment, la qualità di vita e la stimolazione multisensoriale.
La quinta giornata mondiale dell'autismo (2 aprile 2012) ha dato il via a molte iniziative scientifiche e culturali. In un ambito in cui le offerte terapeutiche continuano a crescere e le scelte sanitarie assumono importanti significati socio- economici, i clinici della salute mentale sono tenuti ad una conoscenza sempre più approfondita.
Una ricerca americana ha individuato degli indicatori ematici del disturbo depressivo maggiore ad esordio giovanile, molto frequente anche nelle persone con disabilità intellettiva. Tali indicatori permetterebbero di formulare diagnosi in modo molto più preciso e più rapido.