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23/04/2012

AUTISMO E DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO: L’IMPATTO DELLA BIOLOGIA SULLA COGNIZIONE SOCIALE

I risultati di recenti ricerche hanno permesso una migliore comprensione di alcuni dei meccanismi neurotrasmettitoriali che regolano i comportamenti sociali. Gli stessi dati rivelano importanti legami con le basi molecolari dei disturbi dello spettro autistico.

Micaela Piva Merli e Marco O. Bertelli
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14/04/2012

I COMPORTAMENTI AUTOLESIVI NELL’AUTISMO E NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA

I risultati di un recente studio inglese sembrano permettere una migliore definizione degli aspetti comuni e delle peculiarità dei comportamenti auto lesivi nei disturbi dello spettro autistico e nei disturbi dello sviluppo intellettivo.

Marco O. Bertelli
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25/03/2012

mTOR: UN GENE CHIAVE NELLA COMPRENSIONE DELLA MAGGIORE VULNERABILITÀ PSICO-FISICA DELLE PERSONE CON DISTURBI DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO E RELAZIONALE - PARTE PRIMA

In alcuni mammiferi la rapamicina si è dimostrata capace di allungare la vita e prevenire le malattie attraverso l'inibizione di un gene detto mTOR. Anche la riduzione dell'assunzione di cibo sembra rallentare l'invecchiamento agendo sullo stesso gene. Le ricerche degli ultimi mesi rilevano che mTOR ha un ruolo chiave non solo in alcuni dei principali meccanismi regolatori della fisiologia delle cellule, ma anche nei sistemi con cui esse comunicano: nervoso, endocrino ed immunitario.

Marco O. Bertelli
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22/03/2012

CORRELAZIONE TRA COMPORTAMENTI AGGRESSIVI E DISTURBI PSICHIATRICI NELLE PERSONE CON DISABILITÀ INTELLETTIVA

I risultati di un recente studio condotto dal dottor Tsiouris e dai suoi collaboratori dell'Institute for Basic Research in Developmental Disabilities di New York fanno luce sulla complessa relazione fra disturbi psichiatrici e aggressività nella persona con disabilità intellettiva.

Micaela Piva Merli e Marco O. Bertelli
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14/03/2012

PREVALENZA DI DISTURBI PSICHIATRICI NEI BAMBINI CON AUTISMO: NUOVI RISULTATI

Molti studi indicano un'elevata prevalenza di disturbi psichiatrici in persone adulte con disturbi dello spettro autistico (DSA). Più incerti sono i dati rispetto ai bambini. Un recente studio irlandese ha rilevato un tasso particolarmente elevato di disturbi d'ansia e di deficit d'attenzione con iperattività.

Marco O. Bertelli
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26/02/2012

GLI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI DISTURBI PSICHICI NELLA DI: LDCNS

Riprende la rubrica CREA sugli strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nelle persone con disturbi dello sviluppo intellettivo e relazionale: è la volta della 'Learning Disability version of the Cardinal Needs Schedule'.

Micaela Piva Merli e Marco O. Bertelli
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13/02/2012

L'OSSITOCINA COME BASE PER FUTURI FARMACI CONTRO I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

Ci sono sempre più prove scientifiche a sostegno dell'ipotesi che il neuropeptide ossitocina moduli le capacità cognitive sociali ed i comportamenti conseguenti.
Questa sostanza potrebbe essere la base per nuovi ausili farmacologici dei disturbi dello sviluppo relazionale.

Marco O. Bertelli
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06/02/2012

I DISTURBI PSICHIATRICI MATERNI SEMBRANO TRIPLICARE IL RISCHIO DI DISABILITÀ INTELLETTIVA NEI FIGLI: NUOVE EVIDENZE DI UNA BASE GENETICA COMUNE A DISTURBI NEUROPSICHIATRICI FENOTIPICAMENTE DIVERSI

I figli di donne affette da schizofrenia, disturbo bipolare o depressione maggiore sono risultati tre volte più a rischio di sviluppare disabilità intellettiva rispetto ai nati da madri senza storia di disturbo psichiatrico.

Marco O. Bertelli e Micaela Piva Merli
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25/01/2012

LINEE GUIDA SUL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI: LIMITI E PREGI DI UN APPROCCIO BASATO SULL’EVIDENZA

Le nuove linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità sui trattamenti dei disturbi autistici sollevano alcune perplessità sia nelle associazioni di familiari che nella comunità scientifica nazionale.

Micaela Piva Merli
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22/01/2012

EFFETTI COGNITIVI DEI FARMACI ANTIPSICOTICI

Fra gli antipsicotici sembrano esistere differenze importanti rispetto all'effetto sulle capacità cognitive. A dosaggi elevati o per terapie prolungate i vecchi neurolettici sembrano agire negativamente, fino all'induzione di una sindrome deficitaria. Altri dati hanno evidenziato differenze più modeste tra antipsicotici di prima e seconda generazione.

Marco O. Bertelli e Michele Rossi
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