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ossitocina
13/02/2012

L'OSSITOCINA COME BASE PER FUTURI FARMACI CONTRO I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

L'ossitocina è un ormone peptidico di 9 aminoacidi prodotto da nuclei ipotalamici e secreto dalla neuroipofisi. La sua azione principale è quella di stimolare le contrazioni della muscolatura liscia dell'utero, soprattutto nell'ultimo periodo della gravidanza quando esercita un ruolo importante nell'inizio e nel mantenimento del travaglio e del parto.
Sembra che la struttura genica e l'espressione fenotipica di base di questo neuropeptide siano stabili e filogeneticamente molto antiche, mentre la regolazione genetica dei suoi recettori presenterebbe un'estrema variabilità. Questa ricchezza di espressioni recettoriali sembra essere alla base delle differenze di comportamento sociale sia tra specie animali diverse che tra individui di una stessa specie.
Esperimenti su animali hanno dimostrato l'importanza di tale ormone nell'accoppiamento e nel comportamento nei confronti della prole.
Anche molti studi sull'uomo stanno cominciando ad esplorare il ruolo di questo neuropeptide nelle competenze cognitive con implicazioni relazionali. I primi risultati confermano che le variazioni dei geni che codificano per i suoi recettori possono modificare il funzionamento cerebrale e contribuire alla caratterizzazione individuale nei comportamenti sociali. Particolarmente interessanti sono i reperti d'induzione di una maggiore funzionalità dell'encefalo e di un contemporaneo incremento della capacità di empatia, di rapporto con gli altri e di autostima. Da qui le definizioni di 'ormone della fiducia' o 'ormone dell'innamoramento'.
La rivista Neuropsychopharmacology ha appena pubblicato i risultati di una ricerca in cui l'applicazione nasale di ossitocina si è mostrata in grado di influenzare i correlati neurali e comportamentali dell'elaborazione degli stimoli sociali.
Questi effetti sono probabilmente mediati da variazioni genetiche. Un potenziale candidato è il gene CD38, che codifica per una proteina transmembrana coinvolta nei procesi di secrezione dell'ossitocina. Una variante comune di questo gene, denominata rs3796863, è stata recentemente riscontrata con alta frequenza nei disturbi dello spettro autistico (DSA).
Lo ricerca, condotta dal Dottor Sauer e dai suoi collaboratori dell'Istituto Centrale di Salute Mentale dell'Università di Heidelberg ha indagato in 55 giovani uomini sani il diverso effetto di un'applicazione intranasale di ossitocina sul processamento di stimoli sociali sulla base della variazione del gene CD38.
I portatori di mutazione in entrambi gli alleli hanno mostrato tempi di reazione più lenti e maggiore attivazione del giro fusiforme sinistro durante il processamento visivo di stimoli sociali. Le differenze tra genotipi si sono rese più evidenti sotto stimolazione con ossitocina, anche se non hanno raggiunto la significatività statistica.
I risultati indicano che la variante rs3796863 può condizionare significativamente l'attivazione del giro fusiforme, una parte mesiale del lobo temporale dell'encefalo associata alla percezione delle emozioni nelle facce degli altri e ampiamente considerata nella ricerca sulle cause dei DSA. L'ossitocina sembra modulare questo effetto amplificando le differenze di attivazione fra gruppi allelici diversi. Ciò suggerisce un'interazione fra struttura genetica e disponibilità di ossitocina nell'attivazione del giro fusiforme e supporta alcune recenti proposte di utilizzare questo neuropeptide come base per possibili trattamenti farmacologici dei sintomi dei DSA.

RIFERIMENTI

- Donaldson Z.R. and Young L.J. Oxytocin, Vasopressin, and the Neurogenetics of Sociality. Science, 2008, 7, 5903: 900-904
- Sauer C, Montag C, Wörner C, Kirsch P, Reuter M. Effects of a Common Variant in the CD38 Gene on Social Processing in an Oxytocin Challenge Study: Possible Links to Autism. Neuropsychopharmacology, January 2012; doi:10.1038/npp.2011.333.

Marco O. Bertelli