Per il giorno 8 novembre 2018 SIDiN, Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo (Disturbi dello Sviluppo Intellettivo e dello Spettro Autistico), ha organizzato una giornata di studio sul tema de “le psicopatologie nei disturbi del Neurosviluppo: dalla diagnosi differenziale al trattamento integrato”, includente una sessione plenaria e 2 corsi paralleli.
La sezione Friuli Venezia Giulia della Federazione italiana per il Superamento dell’Handicap e l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 «Friuli Occidentale» hanno organizzato per il 5 ottobre 2018 un seminario sulla segregazione, in cui verranno offerte nuove riflessioni su come l’estinzione della segregazione possa associarsi all’offerta di una gamma di opportunità abilitative, occupazionali e abitative ampia abbastanza da poter incontrare le preferenze e le caratteristiche di ciascuna persona con disabilità.
L’ipotesi che alcune alterazioni della composizione dell’attività del microbiota possa essere messa in relazione con alcune delle difficoltà delle persone con autismo è avvallata dal fatto che la metà delle persone con questa condizione presentano problemi gastrointestinali, soprattutto stipsi, diarrea, dolore addominale e un’alterazione della permeabilità della barriera intestinale. Quali sono le alterazioni più frequenti? E quale lo stato attuale delle conoscenze a riguardo?
Circa la metà delle persone con un disturbo dello spettro autistico presenta problemi gastrointestinali, soprattutto stipsi, diarrea e dolore addominale. Quali sono i motivi? Negli ultimi anni il numero di studi sulla relazione fra microbiota e disturbi del neurosviluppo è cresciuto enormemente. Quali sono le conclusioni a cui si giunti?
Anche in questo 2018 il CREA promuove la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, con particolare attenzione alla campagna SfidAutismo#18 della Fondazione Italiana per l’Autismo (FIA).
Nell'ultimo decennio si sono sviluppati numerosi filoni di ricerca sulle cause del disturbo dello spettro autistico e sui potenziali bersagli per un trattamento farmacologico. L'ultimo è rappresentato dall'antagonismo dei recettori della vasopressina, le cui indagini preliminari hanno prodotto risultati incoraggianti.
Recentemente alcuni ricercatori dell'University College of London hanno condotto una revisione sistematica degli studi orientati a valutare la frequenza delle sospensioni definitive delle farmacoterapie antipsicotiche nelle persone con disabilità intellettiva e il loro effetto su vari ambiti clinici e di funzionamento personale. I risultati appaiono di grande utilità per la definizione di nuove pratiche.