Il CREA ha recentemente capitanato un gruppo di lavoro multidisciplinare e internazionale sulla riflessione sui rischi associati alla crescente estensione del disturbo dello spettro autistico. Fra questi il più importante è quello di una marcata sottrazione di risorse, sia economiche, sia scientifiche che socio-culturali, alle persone con ASD che presentano maggior bisogno di supporto.
Esistono interrelazioni complesse e parziali sovrapposizioni sintomatologiche, neurobiologiche e patofisiologiche tra Disturbo Ossessivo-Compulsivo e Disturbi Correlati, Disturbi dello Sviluppo Intellettivo e Disturbo dello Spettro Autistico, che contribuiscono a rendere sfumati i confini tra queste condizioni. Ciò sembra essere confermato anche da evidenze recenti, che hanno messo in rilievo la presenza di endofenotipi di disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo includenti sintomi presenti anche nei disturbi dello sviluppo intellettivo e nel disturbo dello spettro autistico. Questo reperto suggerisce che tutti questi disturbi potrebbero condividere, almeno in parte, la stessa alterazione dello sviluppo del sistema nervoso centrale oppure potrebbero rappresentare un mosaico di disturbi del neurosviluppo, la cui espressione clinica si modificherebbe durante il ciclo di vita.
Il Working Group dell'Associazione Mondiale di Psichiatria sui Disturbi dello Spettro Autistico sta lavorando ad un programma specifico di azione per il triennio 2021-2023, volto ad affrontare le carenze nelle competenze per l'identificazione e la diagnosi dei problemi di salute mentale, nella consapevolezza, nella pianificazione e nell’erogazione di servizi, ma anche nella formazione per psichiatri e per altri professionisti della salute mentale a tutti i livelli del sistema di istruzione in ambito clinico.
L’aumento delle malattie incurabili legate all’età avanzata si associa a un incremento proporzionato della probabilità di dover operare delle scelte rispetto al fine vita. In Europa alcuni gruppi di ricercatori stanno indagando quante possibilità di scelta vengano lasciate alle persone con disabilità intellettiva e quanto invece si applichi la dottrina del consenso presunto o si ricorra a decisori surrogati.
Prosegue la sintesi della letteratura recente sull’alta prevalenza di disturbi psichiatrici nelle persone con sindrome di Prader-Willi e sulla loro relazione con specifiche alterazioni comportamentali. I servizi e gli interventi attuali risultano inadeguati alla gestione delle comorbilità psichiatriche associate alla sindrome, che hanno un grande impatto negativo sugli individui affetti e sulle loro famiglie.
I risultati di un recentissimo studio di un gruppo di ricercatori anglo-svedese indicano nuove relazioni fra la deprivazione socio-culturale, il funzionamento intellettivo limite e il rischio di sviluppare disturbi mentali.
Studi recenti confermano che le persone con sindrome di Prader-Willi presentano una vulnerabilità allo sviluppo di disturbi psichiatrici molto più alta di quella della media delle persone con disabilità intellettiva. Emergono relazioni interessanti tra sottotipi genetici e specifici disturbi psichiatrici e si delineano confini più chiari fra fenotipi comportamentali e sintomi psicopatologici.
Una metanalisi di un gruppo di ricerca dell'Università di Toronto (Canada), appena pubblicata su Lancet Psychiatry, conferma che i disturbi psichiatrici si presentano molto più spesso nelle persone con disturbo dello spettro autistico che nella popolazione generale. La valutazione e gli interventi psichiatrici e psicologico clinici rappresentano una componente fondamentale dell'assistenza sanitaria alle persone con disturbo dello spettro autistico.
Le persone con disturbo dello spettro autistico sembrano avere tassi di disturbi d'ansia e dell'umore molto più alti di quelli della popolazione generale. Il dato è stato confermato recentemente da uno studio di un gruppo di ricercatori delle Università di Warwick e Southampton.
Il Consiglio Nazionale degli Psicologi (CNOP) ha accolto l’esigenza di molti professionisti di avere una descrizione dello stato dell'arte sulla ricerca e sulle pratiche per il disturbo dello spetttro autistico, che negli ultimi anni sono andate incontro a un rapido sviluppo.