A partire dalla loro individuazione i sintomi negativi della schizofrenia sono stati associati ad alterazioni di funzioni cognitive di base. I risultati di un recente studio sembrano confermare questo legame e collocare definitivamente alcune forme di schizofrenia tra i disturbi del neurosviluppo.
AMG della Misericordia di Firenze attiva presso il polo clinico-scientifico del Sansovino un nuovo ambulatorio di riabilitazione neuropsicologica delle disfunzioni cognitive post-traumatiche. Il servizio sostenuto dal CREA rappresenta una prima risposta ad un problema ampiamente diffuso nel contesto sociale odierno.
Nell’ottica di un ascolto costante delle esigenze delle persone con disabilità intellettive o relazionali e dei loro familiari, CREA ha organizzato il 2° Info Day sulla ricerca scientifica. Protagonisti dell'evento l'empowerment, la qualità di vita e la stimolazione multisensoriale.
La quinta giornata mondiale dell'autismo (2 aprile 2012) ha dato il via a molte iniziative scientifiche e culturali. In un ambito in cui le offerte terapeutiche continuano a crescere e le scelte sanitarie assumono importanti significati socio- economici, i clinici della salute mentale sono tenuti ad una conoscenza sempre più approfondita.
Una ricerca americana ha individuato degli indicatori ematici del disturbo depressivo maggiore ad esordio giovanile, molto frequente anche nelle persone con disabilità intellettiva. Tali indicatori permetterebbero di formulare diagnosi in modo molto più preciso e più rapido.
I risultati di recenti ricerche hanno permesso una migliore comprensione di alcuni dei meccanismi neurotrasmettitoriali che regolano i comportamenti sociali. Gli stessi dati rivelano importanti legami con le basi molecolari dei disturbi dello spettro autistico.
I risultati di un recente studio inglese sembrano permettere una migliore definizione degli aspetti comuni e delle peculiarità dei comportamenti auto lesivi nei disturbi dello spettro autistico e nei disturbi dello sviluppo intellettivo.
In alcuni mammiferi la rapamicina si è dimostrata capace di allungare la vita e prevenire le malattie attraverso l'inibizione di un gene detto mTOR. Anche la riduzione dell'assunzione di cibo sembra rallentare l'invecchiamento agendo sullo stesso gene. Le ricerche degli ultimi mesi rilevano che mTOR ha un ruolo chiave non solo in alcuni dei principali meccanismi regolatori della fisiologia delle cellule, ma anche nei sistemi con cui esse comunicano: nervoso, endocrino ed immunitario.
I risultati di un recente studio condotto dal dottor Tsiouris e dai suoi collaboratori dell'Institute for Basic Research in Developmental Disabilities di New York fanno luce sulla complessa relazione fra disturbi psichiatrici e aggressività nella persona con disabilità intellettiva.
Molti studi indicano un'elevata prevalenza di disturbi psichiatrici in persone adulte con disturbi dello spettro autistico (DSA). Più incerti sono i dati rispetto ai bambini. Un recente studio irlandese ha rilevato un tasso particolarmente elevato di disturbi d'ansia e di deficit d'attenzione con iperattività.