Dal 5 al 7 luglio si è svolto a Milano il congresso nazionale della SIDiN, incentrato quest’anno sulla coniugazione tra un approccio valoriale e una metodologia d’intervento evidence-based. Grande enfasi è stata posta sull’organizzazione dei servizi per le persone con Disturbi del Neurosviluppo (DNS) allineata con il modello di Qualità di Vita.
Le persone con disturbo dello spettro autistico sembrano avere tassi di disturbi d'ansia e dell'umore molto più alti di quelli della popolazione generale. Il dato è stato confermato recentemente da uno studio di un gruppo di ricercatori delle Università di Warwick e Southampton.
Il Consiglio Nazionale degli Psicologi (CNOP) ha accolto l’esigenza di molti professionisti di avere una descrizione dello stato dell'arte sulla ricerca e sulle pratiche per il disturbo dello spetttro autistico, che negli ultimi anni sono andate incontro a un rapido sviluppo.
Nel nostro Paese (ma non solo) la strada da percorrere, per garantire alle persone con autismo equità di accesso ai servizi sanitari, è ancora lunga, soprattutto per gli adulti con disabilità comunicative e cognitive. Ne ha parlato Marco Bertelli, direttore del CREA, segretario scientifico della Fondazione Italiana Autismo e presidente della Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo, in un'intervista pubblicata su Repubblica.it.
Presentato a Bologna il nuovo quaderno del CNOP che raccoglie gli esiti del lavoro effettuato in collaborazione col MIUR per analizzare le problematiche dell'autismo, dalla diagnosi all'intervento, delineando buone pratiche sia per gli psicologi che per gli insegnanti.
Una recente revisione della letteratura aggiorna i contributi pubblicati dal CREA quattro anni fa sui fattori di rischio per il disturbo dello spettro autistico, sia pre che peri e post-natali. L'interazione tra genoma e ambiente, mediata da meccanismi epigenetici, sembra esprimersi soprattutto nelle settimane immediatamente successive al concepimento.
Nelle persone con disabilità intellettiva i sintomi dei disturbi alimentari sono spesso difficili da valutare e da identificare. Le alterazioni delle emozioni, della percezione dell’immagine corporea e in generale del vissuto soggettivo si manifestano prevalentemente come cambiamenti dei comportamenti di base o come problemi somatici.
La letteratura sui tassi di prevalenza dei disturbi alimentari nelle persone con disabilità intellettiva è piuttosto scarsa e indica un'ampia variabilità, compresa fra l'1 e il 42%.
Si è tenuto a Venezia il primo congresso nazionale sull'interdisciplinarità per la gestione dei problemi di salute mentale delle persone con disturbi del neurosviluppo.