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19/07/2019

Congresso nazionale della Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo (SIDiN) “Qualità di Vita e paradigmi scientifici. Modelli, misure, esiti”

Dal 5 al 7 luglio la città di Milano ha ospitato il congresso nazionale della SIDiN, incentrato quest’anno sulla coniugazione tra un approccio valoriale e una metodologia d’intervento evidence-based. Grande enfasi è stata posta sull’organizzazione dei servizi per le persone con Disturbi del Neurosviluppo (DNS) allineata con il modello di Qualità di Vita.  Tema trasversale ai corsi precongressuali è stato il progetto individuale di vita. I contributi dei docenti, pur nella loro diversità, hanno unitamente sostenuto un metodo di programmazione e attuazione degli interventi fondato sull’evidenza scientifica e finalizzato a rendere la persona con disabilità soddisfatta della propria esistenza. Durante la plenaria, che ha aperto ufficialmente il congresso, dopo l’introduzione del  dott. Marco Bertelli, presidente della SIDiN, si sono alternati sul palco il prof. Roberto Franchini, il dott. Roberto Cavagnola e il dott. Serafino Corti. Le loro relazioni hanno brillantemente veicolato l’importanza dell’etica nella relazione d’aiuto, del criterio scientifico degli interventi, dell’adattamento dei servizi in relazione alle caratteristiche della persona con DNS. La  seconda giornata si è aperta con la lectio magistralis del prof. Paolo Moderato su scienza e valori nell’organizzazione dei servizi per l’età evolutiva, per poi proseguire con i simposi paralleli organizzati in due aree tematiche principali: i servizi per la disabilità e le esperienze cliniche con attenzione specifica all’età dello sviluppo. Il presidente della SIDiN ha introdotto i lavori della seconda giornata con la sua lectio magistralis sui riferimenti di Qualità di Vita più noti nella comunità scientifica, dando risalto al modello prodotto dal centro per la Salute Pubblica dell’Università di Toronto, ormai da tempo introdotto e diffuso in Italia dal CREA- Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze. Il dott. Jos van Loon ha proseguito con un ulteriore contributo sulla definizione della Qualità di Vita e sulla sua misurazione attraverso il modello di Shalock e Verdugo. Al termine della plenaria, sono iniziati i simposi paralleli, strutturati sulle tematiche principali dell’autonomia, del divenire, dell’appartenenza e della partecipazione alla vita nella persona con disabilità. La giornata conclusiva è iniziata con l’attualissima lectio magistralis della prof.ssa Jannelien Wieland sulla vulnerabilità delle persone con funzionamento intellettivo limite rispetto ai problemi di salute mentale. Come di consueto, sono seguite le sessioni parallele, incentrate stavolta sulla valutazione psicodiagnostica e  gli interventi  farmacologici, psicologici e ambientali. La sessione poster ha offerto ulteriori contributi interessanti su tematiche diverse: valutazione clinica e interventi nei disturbi dello Spettro Autistico, riabilitazione attraverso robot e ausili per la comunicazione alternativa in persone con disabilità multiple profonde. Il gruppo dei ricercatori del CREA ha partecipato all’evento con otto contributi scientifici su argomenti quali: assessment psicopatologico, epidemiologia psichiatrica e caratteristiche di funzionamento nei DNS, indicatori di qualità di vita, interventi comportamentali. Il congresso nazionale si è concluso con l’assemblea dei soci, all’interno della quale si sono svolte le elezioni del direttivo e dei consiglieri. L’esito ha riconfermato presidente della società il dott. Marco Bertelli, e designato vice-presidente il dott. Serafino Corti, segretario e tesoriere il prof. Roberto Franchini. Durante l’assemblea dei soci è stato anche ribadito l’obiettivo auspicabilmente prossimo della SIDiN: la produzione di Linee Guida sul Progetto di Vita. A tal fine, il Congresso di Milano ha costituito un primo passo verso la condivisione di una metodologia di lavoro etica e scientificamente valida. 

Daniela Scuticchio