Recentemente alcuni ricercatori dell'University College of London hanno condotto una revisione sistematica degli studi orientati a valutare la frequenza delle sospensioni definitive delle farmacoterapie antipsicotiche nelle persone con disabilità intellettiva e il loro effetto su vari ambiti clinici e di funzionamento personale. I risultati appaiono di grande utilità per la definizione di nuove pratiche.
Un gruppo multidisciplinare di ricercatori francesi, coordinato da Thomas Bourgeron dell’Istituto Pasteur di Parigi, ha recentemente identificato alcune alterazioni genetiche principali alla base della sindrome di Phelan-McDermid. Le scoperte hanno implicazioni importanti per tutti i disturbi del neurosviluppo.
Attualmente non esistono farmaci in grado di limitare le difficoltà cognitive della disabilità intellettiva su base genetica, ma le recenti scoperte dell'Istituto di Neuroscienze CNR di Milano sembrano aprire nuove prospettive.
I farmaci antipsicotici vengono prescritti spesso alle persone con disabilità intellettiva (disturbi dello sviluppo intellettivo) per gestire comportamenti problema, anche in assenza di pareri tecnici sulla loro corrispondenza a sintomi di disturbi psichiatrici co-occorrenti. Quali sono i rischi principali?
Oltre che alle funzioni cognitive superiori, i neuroni fusiformi (spindle) o di von Economo sono stati recentemente associati alle emozioni che precedono il suicidio, come la vergogna, la colpa e l'angoscia da isolamento. Ma negli ultimi anni stanno emergendo nuove acquisizioni, che rimandano ad alcune caratteristiche cliniche dei disturbi dello spettro autistico.
Il CREA riceve il premio "2017 Highly Commended Award" dalla rivista scientifica Advances in Mental Health and Intellectual Disability (Progressi nella Salute Mentale della Disabilità Intellettiva), per un articolo sulla relazione fra disturbi psichiatrici e funzionamento adattivo.
I neuroni fusiformi (spindle) o di von Economo sono stati recentemente identificati come i neuroni più associabili alle funzioni cognitive superiori e alla cognitività sociale. Ma cosa è stato rilevato dai ricercatori dell'ultimo decennio sulla loro relazione con i disturbi del neurosviluppo?
Otto persone con autismo su dieci presentano problemi motori. Il CREA ha passato in rassegna la letteratura scientifica sulla relazione fra questi problemi e i sintomi base dell'autismo.