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genetica dei disturbi dello sviluppo intellettivo e relazionale
31/07/2011

AUTISMO, SCHIZOFRENIA E DISABILITÀ INTELLETTIVA: UN CROCEVIA AL BRACCIO CORTO DEL CROMOSOMA 16

Un gruppo di ricercatori del Cold Spring Harbor Laboratory (CSHL), diretti da Jonathan Sebat, ha scoperto che una mutazione del cromosoma 16, già correlato all'autismo, è responsabile di un forte aumento del rischio di sviluppare schizofrenia.
In passato un aumento di rischio di schizofrenia era stato collegato ad alcune delezioni sui cromosomi 1, 15 e 22. Stavolta la mutazione in questione riguarda una variazione del numero di copie (CNV) della regione indicata come 16p11.2.
Il sequenziamento del DNA umano ci ha mostrato che circa il 5% è costituito da duplicazioni segmentali, cioè da ripetizioni di tratti di genoma di lunghezza variabile. In alcuni individui il numero di queste ripetizioni può variare significativamente dalla media della popolazione.
La mutazione identificata da Sebat e collaboratori è piuttosto rara e sembra associarsi ad un rischio di sviluppare schizofrenia oltre otto volte superiore a quello delle persone con una sequenza genica standard.
"Non è la prima volta che la regione 16p11.2 attira la nostra attenzione", ha affermato  Sebat: in uno studio del 2007 condotto dallo stesso Sebat e da Michael Wigler, anch'egli del CSHL, proprio in quella stessa regione era stata notata una delezione in una ragazza affetta da autismo, un'associazione che ha poi trovato conferma in altri studi che hanno documentato un aumento del rischio di autismo correlato alla perdita di una copia di 16p11.2.
Questi studi suggeriscono che alcuni geni di quest'area cromosomica possano influenzare tanto la schizofrenia quanto l'autismo: "In un certo senso possiamo considerare i due disturbi come gli estremi opposti di uno stesso processo neurobiologico", aggiunge Shane McCarthy, autore di  alcuni lavori importanti sull'argomento.
Un'ipotesi è che la perdita di 16p11.2 porti alla privazione di geni chiave nello sviluppo cerebrale, soprattutto relazionale, mentre una copia in più produrrebbe effetti di disregolazione.
In altri studi precedenti la delezione di un'area limitrofa del braccio corto del cromosoma 16, la p12.1, è risultata essere un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di disabilità intellettiva.
Negli individui con disabilità intellettiva la prevalenza di schizofrenia risulta 3-4 superiore rispetto alla popolazione generale e molti studi suggeriscono che questa comorbidità sia in continuità con la tendenza della schizofrenia a determinare disturbi cognitivi. Circa il 70% delle persone con autismo presenta disabilità intellettiva.
Questa alta compresenza di compromissione cognitiva, schizofrenia ed autismo e la sottostante variabilità fenotipica riportata per varie microdelezioni ricorrenti possono essere spiegate con un modello plurifattoriale, che preveda anche un condizionamento ambientale sulla struttura del genoma.

RIFERIMENTI

- Girirajan S, Rosenfeld JA, Cooper GM, et al. A recurrent 16p12.1 microdeletion supports a two-hit model for severe developmental delay. Nature genetics, 2010 Mar;42(3):203-9.
- Turner TH. Schizophrenia and mental handicap: an historical review, with implications for further research. Psychological medicine, 1989;19:301-14.
- Sanderson TL, Best JJ, Doody GA, Owens DG, Johnstone EC. Neuroanatomy of comorbid schizophrenia and learning disability: a controlled study. Lancet, 1999;354:1867-71.
- Woodberry KA, Giuliano AJ, Seidman LJ. Premorbid IQ in schizophrenia: a meta-analytic review. American journal of Psychiatry, 2008;165:579-87.
- Stefansson H, et al. Large recurrent microdeletions associated with schizophrenia. Nature, 2008;455:232-6.

Per citare questo articolo:
Bertelli M.O. AUTISMO, SCHIZOFRENIA E DISABILITÀ INTELLETTIVA: UN CROCEVIA AL BRACCIO CORTO DEL CROMOSOMA 16. CREA Website, Dic 2010; http://www.crea-amg.org/articoli (data della visita di chi cita).

Marco O. Bertelli