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disturbi dell'alimentazione e della nutrizione nei disturbi del neurosviluppo
02/05/2025

I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL'ALIMENTAZIONE IN ADULTI CON DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO E AUTISMO

La letteratura scientifica riporta una maggiore incidenza di disturbi dell'alimentazione e della nutrizione (FEED) nella popolazione adulta con disabilità intellettiva (DI), ovvero disturbo dello sviluppo intellettivo (DSI), con o senza disturbo dello spettro autistico (ASD) e comportamenti problema (CP), rispetto alla popolazione generale. Questa vulnerabilità specifica può essere determinata da numerosi fattori biologici, psicologici e sociali. Fra questi, la genetica può svolgere un ruolo centrale: infatti, le persone con sindromi genetiche includenti DI/DSI, spesso presentano problemi di comportamento alimentare. Tra i fattori psicologici e sociali più frequentemente implicati troviamo disturbi dell’identità, difficoltà sessuali, deterioramento psicofisico, esperienze di abuso o negligenza, ansia grave, difficoltà nell’espressione delle emozioni, conflitti familiari, esperienze dolorose e psicopatologia tra i membri della famiglia e/o altri caregiver significativi. 

È stato recentemente pubblicato sul Journal of Intellectual Disability Research (Bertelli et al. 2024, https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39506532/) uno studio condotto dal CREA, volto a indagare la prevalenza di FEED in adulti con DI/DSI con o senza ASD e CP. La ricerca ha incluso un campione di 206 adulti con DI/DSI, di cui il 59,2% con ASD, residenti in strutture socio-sanitarie o frequentanti centri diurni riabilitativi.

I risultati hanno mostrato che il 4,3% del campione soddisfaceva pienamente i criteri diagnostici per l'anoressia nervosa, il 6,7% per la bulimia nervosa (BN) e il 22,8% per il disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Inoltre, oltre la metà dei partecipanti ha manifestato almeno un sintomo osservabile appartenente a questi disturbi.

Lo studio ha rilevato anche una maggiore prevalenza di FEED e sintomi afferenti nei partecipanti con ASD co-occorrente. In questa condizione di comorbidità, DI/DSI e ASD, anche i CP sono risultati significativamente più frequenti, presentando una correlazione positiva con la quantità di sintomi FEED, in particolare la BN e il BED. La co-occorrenza di DI/DSI e ASD è stata associata ai tassi più alti di prevalenza di disturbi della nutrizione e altri FEED, in particolare BN, pica, rifiuto del cibo e selettività alimentare per colore, tipo o consistenza. La presenza di CP, come comportamenti aggressivi, autolesivi e oppositivi, è risultata statisticamente correlata al numero di sintomi di BN e BED, ma non a quelli di AN.

Secondo quanto noto, questo è l'unico studio che ha mirato specificamente a identificare la prevalenza e la presentazione dei sintomi dei FEED, i cluster di sintomi per specifici disturbi della nutrizione e altri problemi di alimentazione in adulti con solo DI/DSI e con DI/DSI più ASD. Questi disturbi si sono dunque confermati piuttosto frequenti in queste persone e meritano una considerazione specifica all'interno delle valutazioni psichiatriche standard. Lo studio del CREA fornisce nuove indicazioni utili sulla prevalenza e la presentazione di specifici disturbi della nutrizione e altri problemi di alimentazione e nutrizione, basati su criteri diagnostici operazionalizzati.

Le indagini future dovrebbero includere non solo campioni di comunità ma anche il perfezionamento della loro definizione diagnostica. Basandosi sui risultati di questo studio, il CREA sta lavorando alla produzione di uno strumento del sistema SPAIDD atto a una rilevazione più efficace, nelle persone con disturbi neuroevolutivi che implicano gravi difficoltà comunicative e/o cognitive, come DI/DSI da moderato a grave con o senza ASD.

Daniela Scuticchio e Annamaria Bianco