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nuove acquisizioni nella salute mentale dei disturbi del neurosviluppo
20/09/2015

SCHIZOFRENIA E DEMENZA GIÀ PRESENTI DAI PRIMI GIORNI DI VITA: TRA LE SCOPERTE SCIENTIFICHE PIÙ IMPORTANTI PRESENTATE AL 10° CONGRESSO INTERNAZIONALE EAMHID

Si è concluso la sera dell'11 settembre a Firenze il 10° Congresso internazionale della EAMHID (Associazione Europea per la Salute Mentale nella Disabilità Intellettiva) intitolato “integrare approcci diversi nella prospettiva del neurosviluppo”. Nei 3 giorni di lavori sono stati contati oltre 650 partecipanti provenienti da 32 Paesi del mondo, in particolare da Belgio, Norvegia, Inghilterra, Olanda, Spagna, Germania, Australia, Finlandia, Stati Uniti, Canada, oltre che Italia. 
Durante il congresso sono stati presentati molti risultati in grado di modificare consistentemente le pratiche e la ricerca nel settore della salute mentale della disabilità intellettiva, dei disturbi dello spettro autistico e di altri disturbi del neurosviluppo.
La prospettiva del neurosviluppo, alla quale era intitolato l'intero evento, è stata indicata dal Dott. Bertelli, Presidente del Congresso e della EAMHID, come la cornice teorica attualmente più appropriata per spiegare le relazioni fra i diversi sistemi biologici, ambientali, psicologici e per supportare il crescente bisogno di approcci multi-livello e multi-disciplinari alla comprensione dell'etiopatogenesi dei disturbi mentali e a come e quando intervenire per prevenirli e curarli.
Uno dei progressi più rilevanti legati alla prospettiva del neurosviluppo è l'acquisizione che quelle che sono tradizionalmente considerate forme distinte di psicopatologia hanno invece aspetti in comune, si presentano nella stessa persona contemporaneamente o rappresentano variazioni dipendenti dall'età o dall'ambiente (comorbidità sequenziale) delle stesse predisposizioni biologiche. Gli studi d'associazione sull'intero genoma umano mostrano sempre più che le variazioni del numero di copie geniche di molte sindromi includenti disabilità intellettiva sono presenti anche in molti disturbi dello spettro autistico e in molti dei principali disturbi psichiatrici, come la schizofrenia, il disturbo bipolare e la depressione maggiore. Anche la demenza, sempre considerata una malattia degenerativa dell'età senile, è stata invece indicata come sostenuta da alterazioni complesse già identificabili durante il neurosviluppo.
Tra gli altri argomenti innovativi, comunicati durante il congresso si cita l'importanza del macrobiota, cioè dell’insieme dei batteri che compongono la nostra flora intestinale, nello lo sviluppo del sistema nervoso centrale già dai primi giorni di vita, l'esclusione di un legame certo fra l’età avanzata del padre e l'aumento del rischio d'autismo nel nascituro, l'alto numero di persone (1 ogni 8) con funzionamento intellettivo limite, ovvero con punteggi di QI inferiori alla media di una deviazione standard, e la necessità di sviluppare agenzie nazionali indipendenti per l'impostazione degli interventi dei servizi pubblici e privati e per la valutazione della loro qualità.
Gli abstract di tutti i contributi del congresso sono raccolti in un numero speciale del Journal of Intellectual Disability Research (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jir.v59.S1/issuetoc) e nell'appendice del programma ufficiale del congresso (http://www.crea-sansebastiano.org/IT/articolo.php?id=247&t=il-programma-definitivo-del-x-congresso-internazionale-della-eamhid).
La comunicazione tenuta dal Dott. Bertelli durante la cerimonia d'apertura e altri articoli ricavati dalle principali presentazioni congressuali sono stati invece raccolti in due numeri monografici della rivista “Advances in Mental Health & Intellectual Disabilities”: il primo è uscito pochi giorni prima del congresso (http://www.emeraldinsight.com/doi/abs/10.1108/AMHID-06-2015-0030), il secondo uscirà all'inizio del prossimo anno.

RIFERIMENTI

- Marco O. Bertelli , (2015),"Mental health and intellectual disability: integrating different approaches in the neurodevelopmental perspective", Advances in Mental Health and Intellectual Disabilities, Vol. 9 Iss 5 pp. 217 – 221.

Federica Momenté e Michele Rossi