È di metà aprile un’importante sentenza del TAR di Catanzaro che segna una storica vittoria per il mondo della disabilità promuovendo un concreto passo avanti verso un sistema che sia davvero garante di una buona qualità di vita per le persone disabili e per le loro famiglie.
Infatti la sentenza del TAR stabilisce definitivamente che il Comune dovrà garantire il diritto del cittadino disabile ad avere redatto il progetto globale di vita personalizzato e quindi basato sulle sue reali esigenze e su quelle del suo contesto familiare e sociale.
Questa decisione, arrivata a distanza di quasi quattordici anni dall’entrata in vigore della legge 328/2000, riguardante la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, permetterà che finalmente si vedano attuate le linee delineate dall’articolo 14 della stessa legge per le quali i comuni, in accordo con le aziende sanitarie locali, predispongano, su richiesta, un progetto individuale per la persona disabile che includa non solo una valutazione diagnostico-funzionale e delle prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del SSN, ma anche progetti di recupero e integrazione sociale attraverso i servizi previsti dal Comune oltre che a misure economiche necessarie per superare condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Purtroppo ancora oggi queste indicazioni vengono disattese limitandosi all’effettiva erogazione delle prestazione e al mero smistamento del disabile in strutture e in servizi precostituiti che non vengono ricalibrati sulle esigenze individuali e che quindi non servono a favorire l’inclusione sociale.
La sentenza, commenta con entusiasmo Roberto Speziale, presidente nazionale di Anffas Onlus (Associazione Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), arriva a conclusione di una vicenda che aveva visto un Comune negare ad una donna disabile la richiesta di redazione del proprio progetto. Le motivazioni del diniego, a cui in un primo momento si era ovviato con un progetto inadeguato redatto dal distretto socio sanitario, sono state ritenute dal TAR incoerenti e non valide. La sentenza sancisce “definitivamente il diritto di una persona con disabilità a vedere redatto dal proprio Comune - in maniera adeguata - un progetto globale di vita personalizzato”.
Per approfondimenti:
http://www.anffas.net/Page.asp/id=265/N201=18/N101=2740/N2L001=Comunicati%20stampa%20Anffas%20Onlus/progetto-individuale-la-sentenza-del-tar-catanzaro-il-comunicato-di-anffas-onlus