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fisiatria
19/12/2011

COMPLESSITÀ E PROBLEMI DELL'APPROCCIO FISIATRICO AI DISTURBI DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO

Per molto tempo nella prassi clinica e riabilitativa, la presenza di ritardo mentale, oggi ridefinito Disturbi dello Sviluppo Intellettivo (DSI), ha giustificato da sola ogni altra disfunzione psichica o fisica concomitante. Inoltre l’intervento valutativo e terapeutico si è sviluppato quasi esclusivamente in riferimento a soggetti in età evolutiva poiché gli adulti continuavano ad esser considerati irrecuperabili. Più recentemente la maggior conoscenza dei meccanismi biologici e neuropsicologici delle attività mentali ha favorito l’istituzione di ambiti di intervento specifici, permettendo una differenziazione delle problematiche fisiatriche da quelle psichiatriche o di altra specificità. Il CREA ha condotto una revisione della letteratura internazionale sui contributi che si riferiscono all’oggetto della fisiatria più frequente, cioè al recupero ed al miglioramento delle abilità motorie, in riferimento ai DSI. Nello specifico la ricerca ha riguardato gli studi pubblicati negli ultimi 5 anni rispetto a fisiatria, fisiologia, problemi di mobilità, alterazioni delle abilità motorie e riabilitazione motoria.
La revisione ha evidenziato che nelle persone con DSI i disturbi di interesse fisiatrico stanno crescendo con l'aumentare dell'aspettativa di vita media. Nonostante ciò la letteratura sulla fisiatria risulta scarsa e spesso riferita all’età evolutiva. Anche se persiste una sostanziale mancanza di informazioni sulla sicurezza e l'efficacia dell'esercizio fisico, la disabilità neuro-motoria nei DSI sembra associarsi ad un aumento del rischio di compromissione del livello complessivo di salute. Inoltre, alcuni studi evidenziano una relazione tra abilità motorie e funzionamento generale nella persona adulta.
Con questo lavoro CREA indica l’esistenza di fattori di emergenza ed offre spunti di riflessione a tutti gli operatori del settore: i problemi fisiatrici neuro-motori delle persone con DSI risultano di alto interesse epidemiologico, la natura multi-fattoriale dei disturbi e dei bisogni richiede un approccio complesso ed è dunque necessaria un’integrazione tra la valutazione della condizione fisica, delle abilità, del funzionamento, del livello di sviluppo, dei supporti necessari, della condizione psichiatrica e della qualità di vita.

RIFERIMENTI
- Bertelli M. Mental health care for people with intellectual disability as interdisciplinary challenge. Atti del Congresso 2010 della Società Tedesca di Psichiatria e Psicoterapia, 2010; HS-001-002.
- Elmahgoub SS., Calders P., Lambers S., Stegen SM., Van Laethem C., and Cambier DC. The effect of combined exercise training in Adolescents Who Are Overweight or Obese with intellectual disability: the role of training frequency. J Strength Cond Res 2011, 25(8): 2274-2282.
- Hilgenkamp TI, van Wijck R, Evenhuis HM. Physical fitness in older people with ID-Concept and measuring instruments: a review. Res Dev Disabil. 2010 Sep-Oct;31(5):1027-38. Epub 2010 May 21.
 

Marco O. Bertelli e Niccolò Varrucciu