I risultati di un recentissimo studio di un gruppo di ricercatori anglo-svedese indicano nuove relazioni fra la deprivazione socio-culturale, il funzionamento intellettivo limite e il rischio di sviluppare disturbi mentali.
Studi recenti confermano che le persone con sindrome di Prader-Willi presentano una vulnerabilità allo sviluppo di disturbi psichiatrici molto più alta di quella della media delle persone con disabilità intellettiva. Emergono relazioni interessanti tra sottotipi genetici e specifici disturbi psichiatrici e si delineano confini più chiari fra fenotipi comportamentali e sintomi psicopatologici.
Una metanalisi di un gruppo di ricerca dell'Università di Toronto (Canada), appena pubblicata su Lancet Psychiatry, conferma che i disturbi psichiatrici si presentano molto più spesso nelle persone con disturbo dello spettro autistico che nella popolazione generale. La valutazione e gli interventi psichiatrici e psicologico clinici rappresentano una componente fondamentale dell'assistenza sanitaria alle persone con disturbo dello spettro autistico.
II edizione del Master Specialistico su Applied Behavior Analysis e Modelli Contestualistici nei Servizi per le Disabilità.
Si è svolto a Pisa l’8 e il 9 luglio scorso il Convegno organizzato e promosso dall’Associazione per l’Utilizzo delle Conoscenze Neuroscientifiche a fini Sociali.
Dal 5 al 7 luglio si è svolto a Milano il congresso nazionale della SIDiN, incentrato quest’anno sulla coniugazione tra un approccio valoriale e una metodologia d’intervento evidence-based. Grande enfasi è stata posta sull’organizzazione dei servizi per le persone con Disturbi del Neurosviluppo (DNS) allineata con il modello di Qualità di Vita.
Le persone con disturbo dello spettro autistico sembrano avere tassi di disturbi d'ansia e dell'umore molto più alti di quelli della popolazione generale. Il dato è stato confermato recentemente da uno studio di un gruppo di ricercatori delle Università di Warwick e Southampton.
Il Consiglio Nazionale degli Psicologi (CNOP) ha accolto l’esigenza di molti professionisti di avere una descrizione dello stato dell'arte sulla ricerca e sulle pratiche per il disturbo dello spetttro autistico, che negli ultimi anni sono andate incontro a un rapido sviluppo.
Nel nostro Paese (ma non solo) la strada da percorrere, per garantire alle persone con autismo equità di accesso ai servizi sanitari, è ancora lunga, soprattutto per gli adulti con disabilità comunicative e cognitive. Ne ha parlato Marco Bertelli, direttore del CREA, segretario scientifico della Fondazione Italiana Autismo e presidente della Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo, in un'intervista pubblicata su Repubblica.it.
Presentato a Bologna il nuovo quaderno del CNOP che raccoglie gli esiti del lavoro effettuato in collaborazione col MIUR per analizzare le problematiche dell'autismo, dalla diagnosi all'intervento, delineando buone pratiche sia per gli psicologi che per gli insegnanti.