Nello scegliere uno strumento di valutazione per lo screening o la diagnosi dei disturbi psichiatrici nelle persone con Disabilità Intellettiva (DI), il clinico o il ricercatore dovrebbero tener presente una serie di fattori, come lo scopo della somministrazione, le caratteristiche dell'individuo da valutare, le capacità del somministratore, il tempo o le risorse economiche disponibili.
Prima dell'utilizzo, dovrebbero anche esaminare attentamente le proprietà psicometriche di ogni strumento. Infatti se la riproducibilità delle misure e la validità dello strumento non sono state chiaramente testate l'utilità delle informazioni ottenibili può considerarsi parziale o dubbia.
Con questo spazio il sito del CREA intende offrire ai professionisti del settore, soprattutto agli psichiatri, una descrizione delle caratteristiche dei principali strumenti per la valutazione dei disturbi psichici nella persona con disabilità intellettiva e informazioni su come ottenerli. Ulteriori informazioni possono essere richieste ai ricercatori del CREA utilizzando gli indirizzi reperibili in questo stesso sito.
La Aberrant Behavior Checklist (ABC) è stata sviluppata da Aman, Singh, Stewart e Field (1985a, 1985b) per valutare l'effetto di farmaci o di altri trattamenti in adulti con DI grave o gravissima. Deve essere compilata intervistando la persona stessa o, qualora questa presenti problemi di comunicazione o d'attendibilità, un prestatore d'assistenza o un operatore di prima linea che la conosca molto bene.
La scala elenca 58 item e valuta il comportamento del mese precedente attraverso 5 sottoscale: (I) Irritabilità, Agitazione, Urla; (II) Letargia, Ritiro Sociale; (III) Comportamento Stereotipato; (IV) Iperattività, Mancanza di Compliance e (V) Linguaggio Inappropriato.
Le sottoscale dell'ABC presentano alta consistenza interna (Cronbach’s alpha compreso fra 0,86 e 0,94) ed alta riproducubilità test-retest (coefficiente di Spearman compreso fra 0,96 e 0,99). Invece la scala nel suo complesso ha mostrato bassa riproducibilità tra valutatori diversi (inter-rater reliability), con una correlazione media di 0,63. Buona è risultata la validità di raggruppamento: si è mostrata capace di discriminare fra individui che avevano e non avevano partecipato ad una sessione di training e fra individui con e senza sindrome di Down. Ha prodotto anche risultati adeguati nella verifica della validità convergente e discriminante.
I punteggi dell'ABC sono risultati moderatamente e negativamente correlati con quelli dell'Adaptive Behavior Scale (Nihira, 1976), ma non con i punteggi di Quoziente Intellettivo.
L'ABC è stata utilizzata in studi sui quali sono state prodotte più di cento pubblicazioni, fra articoli di riviste scientifiche e capitoli di libri, e la sua struttura fattoriale è stata replicata da molti autori (Bihm & Poindexter, 1991). È risultata efficace nel descrivere diversi tipi di comportamento di sfida e sensibile ai cambiamenti degli stessi comportamenti a seguito di interventi (Zimbelman, 2005).
La checklist è stata utilizzata con successo sui bambini; per l'utilizzo nell'età evolutiva sono state successivamente sviluppate anche delle regole specifiche (Green, O'Reilly, Itchon, & Sigafoos, 2005; Marshburn & Aman, 1992; Rojahn, Aman, Matson, & Mayville, 2003). La checklist si è anche rivelata efficace nell'identificare problemi di salute mentale in adulti con DI lieve o moderata (Rojahn, Warren, & Ohringer, 1994) e in anziani con DI grave o gravissima (Katz, Berry, & Singh, 1997).
L'ABC è stata pubblicata da Stoelting Co. 620 Wheat Lane Wood Dale, IL 60191. www.stoeltingco.com
RIFERIMENTI
- Aman, M. G., Richmond, G., Stewart, A. W., Bell, J. C., & et al. (1987). The Aberrant Behavior Checklist: Factor structure and the effect of subject variables in American and New Zealand facilities. American Journal of Mental Deficiency, 91(6): 570-578.
- Aman, M. G., Singh, N. N., Stewart, A. W., & Field, C. J. (1985a). The aberrant behavior checklist: A behavior rating scale for the assessment of treatment effects. American Journal of Mental Deficiency, 89(5): 485-491.
- Aman, M. G., Singh, N. N., Stewart, A. W., & Field, C. J. (1985b). Psychometric characteristics of the Aberrant Behavior Checklist. American Journal of Mental Deficiency, 89(5): 492-502.
- Bihm, E. M., & Poindexter, A. R. (1991). Cross-validation of the factor structure of the Aberrant Behavior Checklist for persons with mental retardation. American Journal on Mental Retardation, 96(2): 209-211.
- Green, V. A., O'Reilly, M., Itchon, J., & Sigafoos, J. (2005). Persistence of early emerging aberrant behavior in children with developmental disabilities. Research in Developmental Disabilities, 26(1): 47-55.
Hobden K.L. & LeRoy B.W. Assessing Mental Health Concerns in Adults with Intellectual Disabilities: A Guide to Existing Measures. Developmental Disabilities Institute, Wayne State University (2008).
- Katz, R. C., Berry, E., & Singh, N. N. (1997). Using the aberrant behavior checklist to assess problem behavior in older individuals. Clinical Gerontologist, 18(2): 5-12.
- Marshburn, E. C., & Aman, M. G. (1992). Factor validity and norms for the Aberrant Behavior Checklist in a community sample of children with mental retardation. Journal of Autism and Developmental Disorders, 22(3): 357-373.
- Nihira, K. (1976). Dimensions of adaptive behavior in institutionalized mentally retarded children and adults: Developmental perspective. American Journal of Mental Deficiency, 81(3): 215-226.
- Rojahn, J., Aman, M. G., Matson, J. L., & Mayville, E. (2003). The Aberrant Behavior Checklist and the Behavior Problems Inventory: Convergent and divergent validity. Research in Developmental Disabilities, 24(5): 391-404.
- Rojahn, J., Warren, V. J., & Ohringer, S. (1994). A comparison of assessment methods for depression in mental retardation. Journal of Autism and Developmental Disorders, 24(3): 305-313.
- Zimbelman, K. N. (Ed.). (2005). Instruments for assessing behavioural problems. Malden, MA: Blackwell Publishing.