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sistema melatonergico
12/08/2010

NUOVE EVIDENZE SULL’IMPORTANZA DEL SISTEMA MELATONERGICO NEI COMPORTAMENTI-PROBLEMA DELLA PERSONA CON DISABILITÀ INTELLETTIVA

 

Recenti indagini scientifiche mostrano come lo studio della salute mentale della disabilità Intellettiva (DI) e lo studio del sistema melatonergico possano offrirsi reciproche opportunità di sviluppo di conoscenze.
È noto come persone con DI e disturbi del sonno sembrano avere un numero maggiore di episodi di comportamenti-problema, tra i quali i più frequenti sono l'aggressività autodiretta ed eterodiretta, sia verbale che fisica, l'atteggiamento oppositivo, provocatorio o impulsivo, la fuga e le urla.
Alcuni studi riportano come un trattamento con melatonina sia efficace non solo nel trattamento dell’insonnia, ma anche dei disturbi del comportamento.
La melatonina è un ormone prodotto prevalentemente da una ghiandola posta alla base del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi), che agisce sull'ipotalamo ed ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia. La sua generazione e il rilascio nel sangue avvengono prevalentemente nelle ore notturne; la concentrazione aumenta progressivamente raggiungendo il massimo tra le 2 e le 4 del mattino per poi ridursi gradualmente.
Il dottor Braam ed i suoi collaboratori del centro Heeren Loo Zuid-Veluwe di Wekerom (Paesi Bassi) hanno condotto il primo trial randomizzato che indaghi l’attività dell’ormone, misurando, all’inizio della terapia e a quattro settimane, la concentrazione salivare della melatonina all’inizio della sua produzione serale (DMLO; Dim Light Melatonin Onset) e le caratteristiche dei comportamenti maladattativi. Nel campione in esame il trattamento con melatonina sembra determinare un’anticipazione temporale della produzione melatoninergica (DMLO) ed un miglioramento qualitativo e quantitativo sia del sonno (latenza nell’addormentamento, numero e durata dei risvegli notturni, durata totale del sonno) che dei disturbi del comportamento. Dunque la somministrazione di melatonina in persone con DI e insonnia cronica sembra ridurre l’insorgenza di comportamenti-problema. La causa sembra individuabile nel miglioramento sia del mantenimento del sonno che del ritmo circadiano di rilascio dell’ormone.
Nel Giugno 2010, lo stesso gruppo di autori ha pubblicato un case report che si è proposto di indagare come in pazienti con DI e disturbi del sonno la risposta alla melatonina scompaia progressivamente nel corso delle settimane, e si ripresenti solo dopo una considerevole riduzione della dose. Grazie ai reperti della misurazione dell’eliminazione renale (clearence) e della concentrazione salivare della sostanza, gli autori ipotizzano che la perdita di efficacia sia dovuta al rallentamento nel metabolismo della melatonina e allo sviluppo di tolleranza a tale sostanza. La melatonina viene metabolizzata nel fegato da una delle proteine enzimatiche responsabili della detossificazione dell’organismo, l’isoforma CYP1A2 del citocromo P450.
Dunque gli autori suggeriscono come nei soggetti in cui venga evidenziata una riduzione della risposta al trattamento con melatonina possa essere opportuno considerare un test di clearence e una riduzione del dosaggio.
 
Riferimenti
 
- Braam W, Didden R, Maas AP, Korzilius H, Smits MG, Curfs LM. Melatonin decreases daytime challenging behaviour in persons with intellectual disability and chronic insomnia. J Intellect Disabil Res. 2010 Jan 1;54(1):52-9. Epub 2009 Nov 2.
- Braam W, van Geijlswijk I, Keijzer H, Smits MG, Didden R, Curfs LM. Loss of response to melatonin treatment is associated with slow melatonin metabolism. J Intellect Disabil Res. 2010 Jun;54(6):547-55.
Micaela Piva Merli