Ricerca Cerca in
fattori di rischio della psicosi non-affettiva
28/02/2020

IL RUOLO DELL'INTELLIGENZA NELLA VULNERABILITÀ ALLA PSICOSI LEGATA ALLA DEPRIVAZIONE E ALLA DENSITÀ DI POPOLAZIONE

Il fatto che gli individui svantaggiati dal punto di vista socio-economico godano di peggiori condizioni di salute mentale è una questione ormai ampiamente consolidata in letteratura. Disuguaglianze di salute sono state rilevate rispetto a diverse misure dello status-socio economico, quali il reddito, l’istruzione, la classe occupazionale o il tipo di relazioni social.
L’indicatore sintetico di grave deprivazione materiale, concordato in sede europea, si basa sulla valutazione di una pluralità di sintomi di disagio che rilevano la mancanza di possesso di specifici beni durevoli, l’impossibilità di svolgere alcune attività essenziali o di rispettare le scadenze di pagamenti ricorrenti, a causa di problemi economici. Nell’analisi dell’esclusione sociale il focus si sposta sull'incapacità di soddisfare bisogni ritenuti essenziali per vivere una vita dignitosa, impossibilità determinata dallo stato di ristrettezze economiche in cui vive.
I risultati di uno studio di un gruppo di ricercatori dell'University College of London, dell'Università di Cambridge e del Karolinska Institutet di Stoccolma, appena pubblicato su JAMA Psychiatry, suggeriscono che essere nati e cresciuti in quartieri con elevata deprivazione può aumentare in parte il rischio di sviluppare psicosi non-affettive attraverso effetti conseguenziali sullo sviluppo cognitivo. Non sono state invece rilevate associazioni significative con la densità di popolazione.
I ricercatori hanno seguito una coorte di uomini nati in Svezia dal 1982 al 1988, da quando sono stati arruolati per svolgere il servizio militare (al loro diciottesimo compleanno) fino alla fine del 2016.
I dati di questo studio sono allineati con la letteratura prevalente sull'elevata vulnerabilità psicopatologica delle persone con funzionamento intellettivo limite. Identificare i fattori che, in ambienti deprivati, danno origine a questo processo potrebbe informare le strategie di salute pubblica sui metodi di prevenzione delle psicosi non-affettive e di altri gravi problemi di salute mentale.

RIFERIMENTI

Lewis G, Dykxhoorn J, Karlsson H, et al. (2020). Assessment of the Role of IQ in Associations Between Population Density and Deprivation and Nonaffective Psychosis. JAMA Psychiatry. Published online March 11. 

Marco O. Bertelli