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Master ABA
29/08/2019

APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS E MODELLI CONTESTUALISTICI NEI SERVIZI PER LE DISABILITÀ - MASTER SPECIALISTICO - II EDIZIONE TOSCANA - 2019

APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS E MODELLI CONTESTUALISTICI NEI SERVIZI PER LE DISABILITÀ - MASTER SPECIALISTICO
II EDIZIONE TOSCANA - 2019

LE RAGIONI DELLA PROPOSTA
Le ragioni per cui l’Istituto “Madre della Divina Provvidenza”, Fondazione San Sebastiano, AMICO-DI e IESCUM intendono promuovere un Master per formare operatori specializzati nell’intervento comportamentale di nuova generazione per persone con Disabilità intellettiva e Disturbi dello spettro dell’autismo (DI e ASD) sono radicate in una duplice esigenza:
• creare figure professionali, preparate sia sul piano teorico sia sul piano pratico, in grado di formulare progetti di vita basati sui principi dell’Applied Behavior Analysis (ABA) e sui costrutti di Quality of Life (QOL) sia all’interno di servizi e organizzazioni complesse che nei diversi contesti di vita;
• fornire strumenti di intervento clinici e psicoeducativi e modelli gestionali particolarmente utili a
profili professionali di coordinamento.
Questo percorso nasce dall’esigenza di definire uno standard formativo nell’ambito ABA e terapia del comportamento che rispecchi standard scientifici internazionali e allo stesso tempo sia compatibile con il contesto sociale e sanitario italiano.
Il master qui proposto, previo superamento delle prove d’esame, dà diritto di accesso al registro italiano degli analisti del comportamento istituto da SIACSA, la Società Italiana degli Analisti del Comportamento in campo Sperimentale ed Applicato (www.siacsa.org).

ABA ED EVIDENZE SCIENTIFICHE DI EFFICACIA
L’efficacia dell’analisi comportamentale applicata rivolta a persone con autismo e con disabilità intellettive è sperimentalmente documentata da pubblicazioni scientifiche lungo un arco di oltre 40 anni.
Hingtgen e Bryson (1972) avevano già fatto una prima rassegna di 400 articoli pubblicati tra il 1964 ed il 1970. Gli Autori concludevano che gli interventi basati sull’analisi del comportamento mostravano i risultati più costanti. Dieci anni dopo, DeMeyer, Hingtgen e Jackson (1981) hanno svolto una meta-analisi su 1100 studi supplementari che erano apparsi negli anni settanta. Essi hanno concluso che “…il trattamento elettivo per il disturbo autistico sia l’analisi comportamentale applicata in quanto si evidenzia una espansione del repertorio comportamentale attraverso procedure comportamentali sistematiche”. Nel 1987 Lovaas, recentemente scomparso, pubblicava la sua ricerca seminale sui 19 bambini autistici su cui venivano applicati i metodi di insegnamento dell’analisi comportamentale applicata per 40 ore alla settimana.
La ricerca dimostrava, per la prima volta in modo sistematico, il “guadagno” in termini cognitivi e sociali ottenuto da questi interventi. Altre ricerche hanno confermato l’efficacia degli interventi comportamentali intensivi precoci (ABA-EIBI) nella riduzione dei sintomi autistici e nel miglioramento della qualità della vita dei soggetti con autismo e delle loro famiglie (Sheinkopf e
Siegel, 1998; Remington et al., 2007; Smith, 1997, 2001; Sallows e Graupner, 2005; Eikeseth, 2009). A livello nazionale non possiamo non menzionare le linee guida della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) del 2005 e, più recentemente, la Linea Guida dell’Istituto Superiore di Sanità del 2011. In entrambi i documenti gli interventi comportamentali vengono segnalati come “elettivi” e, a proposito dell’analisi comportamentale applicata, le suddette linee guida recitano testualmente che “gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive (QI), il linguaggio e i comportamenti adattativi nei bambini con disturbi dello spettro autistico. Le prove a disposizione, anche se non definitive, consentono di consigliare l’utilizzo del modello ABA nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico”.

QOL, SOSTEGNI INDIVIDUALIZZATI, EVIDENZE SCIENTIFICHE E OPPORTUNITÀ
La visione sociale e politica sulle persone con DI e ASD è cambiata e, negli ultimi 20 anni, questo processo si è ulteriormente approfondito. Le tappe fondamentali possono essere così riassunte:
· La Dichiarazione Universale dei diritti umani (1948) e la Dichiarazione dei diritti delle persone con ritardo mentale (1971) hanno specificato cosa significhino uguaglianza e diritti fondamentali per le persone con DI e ASD;
· Le Standard Rules on the Equalization of Opportunities for Persons with Disabilities (1993), hanno sancito che i diritti devono essere accompagnati dalle opportunità per esercitarli;
· La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (United Nations, 2006; ratificata nel 2009 dal Parlamento italiano con la Legge 18) ha definito le condizioni socio-politiche per raggiungere uguaglianza, autonomia, non-discriminazione, partecipazione e inclusione nella società.
Il limite di queste convenzioni è che si focalizzano sul livello socio-politico o di macrosistema. Solo grazie ai costrutti emergenti di Qualità della vita (Quality of Life, QOL) è stato possibile integrare le dinamiche del desiderio personale (soggettivo) e delle condizioni di vita oggettive. Il costrutto di Qualità della vita è diventato il collegamento fra valori generali riflessi nei diritti sociali e la vita personale dell’individuo, oltre che il veicolo mediante il quale l’uguaglianza riferita all’individuo, l’empowerment e la soddisfazione di vita possono essere compresi e rafforzati (Brown, 1996; Schalock, Gardner, e Bradley, 2007; Shogren et al., 2009). Il costrutto della Qualità di vita individua le dimensioni esistenziali della persona in forma operazionalizzata, configurandosi così come valido riferimento per gli interventi.
In tema di Qualità della vita va ricordato come, a livello internazionale, nel 2002 (Special Issue di Mental Retardation dell’AAMR) si è giunti, mediante una consensus conference, a condividere un modello di riferimento per tutti gli operatori del settore della disabilità. Tale modello, suddiviso in domini centrali, è stato successivamente confermato da accurati studi a livello di analisi fattoriale che hanno evidenziato 3 macro-fattori: indipendenza, inclusione sociale, benessere. Anche nel nostro paese all’inizio degli anni 2000 è invalsa la pratica di costruire il progetto di vita per la persona con DI e ASD all’interno dei domini di Qualità della Vita, tra cui per esempio: essere fisico, essere psicologico, essere spirituale, appartenere fisico, appartenere sociale, appartenere alla comunità, divenire pratico, divenire nel tempo dedicato a sé stessi e divenire come crescita.

INTERVENTO CONTESTUALISTICO NELLE ORGANIZZAZIONI
Interventi efficaci, evidenti e basati sul rispetto e la promozione della Qualità della vita vanno calati nelle organizzazioni e nei servizi (diurni, residenziali, territoriali, riabilitativi). Lungi dall’essere materia secondaria quella della organizzazione è la condicio sine qua non per consentire il perseguimento degli itinerari abilitativi sulla persona. L’organizzazione peraltro può e deve essere fatta oggetto di studio, come mostrato e confermato dall’Organizational Behavior (OB e OBM).
Ulteriore fattore che riveste un ruolo centrale all’interno delle organizzazioni è quello della motivazione del personale.
Lavorare con la cronicità comporta infatti l’esperienza del rimanere a lungo in un contesto che richiede costantemente la capacità di doversi interfacciare con situazioni estremamente complesse dal punto di vista emotivo, sia per la gestione della persona con DI e ASD sia per le reazioni dei colleghi e dei familiari. Le esperienze vissute a questo livello agganciano sempre un vissuto personale che può portare, con il passare del tempo, a un appesantimento fisico ed emotivo esponendo il caregiver al rischio di burnout. A tale riguardo l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT; Hayes, Strosahl e Wilson, 1999) si pone come strumento per comprendere e muoversi concretamente in contesti complessi che comportano l’esposizione ad eventi stressanti, a difficoltà di comunicazione e di relazione e a problematiche comportamentali. L’ACT è un modello di intervento, basato sull’evidenza scientifica di matrice comportamentale di terza generazione che riunisce in modo innovativo processi da tempo associati alla saggezza e al benessere nell’ambito di altre discipline (es. mindfulness, accettazione, ecc.) e principi di base che provengono dallo studio scientifico del comportamento. In particolare l’ACT è una moderna forma di analisi del comportamento che include gli studi sul comportamento verbale, sul linguaggio e sulla cognizione umana applicata alla formazione e alla clinica. L’Organizational Behavior Modification e le applicazioni dell’ACT sono oggetto di studio del presente master.

DISABILITÀ INTELLETTIVA, AUTISMO E PSICOPATOLOGIA
Nell’ambito della “salute mentale” è nota l’elevata vulnerabilità delle persone con disabilità intellettiva alla patologia psichiatrica. La stima della prevalenza dei disturbi psicopatologici è circa 5 volte superiore rispetto alla popolazione generale. Diagnosticare prima e intervenire poi non è facile: nella DI e nel ASD i quadri psicopatologici, infatti, appaiono spesso sfumati e complicati da elementi propri del deficit funzionale. Questi disturbi appaiono inoltre correlati a specifici fattori di rischio quali per esempio la presenza di epilessia o altre patologie neurologiche e/o genetiche associate, carenze di accudimento, atteggiamenti inadeguati in ambito familiare e sociale (ad esempio tendenza al rifiuto o all’iperprotezione), presenza di fattori di vulnerabilità biopsicosociale, presenza di fattori di stress psicosociale quali scarsa autostima, paura del fallimento, ecc. Un accurato inquadramento diagnostico delle patologie psichiatriche associate e un’altrettanto accurata concettualizzazione sono processi indispensabili al fine della implementazione di percorsi terapeutici e di abilitazione specifici e adeguati. La letteratura scientifica internazionale, dal robusto corpus di ricerche ed evidenze offerto dalla tradizione della behavior therapy fino alla terapia del comportamento di terza generazione, rappresentano le basi su cui fondare un adeguato razionale di trattamento.

OBIETTIVI DEL MASTER
Formare figure professionali in grado di:
- applicare interventi ABA in contesti sanitari e socio sanitari, diurni, residenziali e territoriali rivolte a persone adulte con Disturbo dello spettro dell’autismo e Disabilità intellettiva;
- progettare percorsi di motivazione del personale operante all’interno dei servizi e delle organizzazioni;
- valutare, concettualizzare e operare su una casistica con problematiche psicopatologiche;
- conoscere le principali caratteristiche fenotipiche delle più frequenti sindromi genetiche al fine di affinare le procedure di analisi funzionale;
- costruire un Progetto di vita per la persona con DI e ASD allineato con i domini della Qualità della vita;
- conoscere le principali tematiche di carattere etico sottostanti l’intervento con la disabilità in età adulta;
- progettare e gestire interventi sulle tematiche affettive e sessuali;
- conoscere ed implementare interventi per la disabilità neuropsichica grave anche attraverso i contributi offerti dalle new technology;
- acquisire strumenti operativi finalizzati al miglioramento delle pratiche organizzative all’interno di servizi complessi.

DESTINATARI
Per accedere al Master specialistico in “Applied Behavior Analysis e Modelli Contestualistici nei servizi per le disabilità” è necessario essere in possesso di laurea triennale o titolo equipollente in psicologia, medicina, scienze della formazione/educazione o laurea in materie sanitarie (logopedia, terapisti della riabilitazione, scienze infermieristiche, ecc.). Per coloro che non sono in possesso dei requisiti sopra riportati sarà possibile iscriversi al master solo dopo un colloquio di selezione e una verifica del curriculum professionale. Altri casi legati a specifiche norme legislative (es. sanatorie delle aziende sanitarie, riconoscimento di equipollenze) e/o particolari riconoscimenti di ruoli e funzioni verranno valutati individualmente. È possibile un’iscrizione anche a singoli moduli del master. In questo caso al termine del modulo verrà rilasciato un certificato di frequenza con i crediti ECM ma non sarà possibile accedere ai registri di SIACSA, la Società italiana degli Analisti del Comportamento in campo Sperimentale ed Applicato (www.siacsa.org).

STRUTTURA E PROGRAMMA
Il master adotterà modalità didattiche differenziate: 1. lezione frontale in aula e visione di materiale video (336 moduli didattici di 45’); 2. lezioni e-learning, attraverso il portale educativo di AMICO-DI; 3. studio individuale guidato; 4. tirocinio (1.000 ore); 5. supervisione. Per ogni modulo verrà fornita bibliografia e articoli scientifici di approfondimento e materiali per lo studio.
Per il programma dettagliato delle lezioni vedi pdf allegato.

TIROCINIO FORMATIVO
Il tirocinio può essere espletato sia in strutture private accreditate sia all’interno di enti pubblici (previa attivazione di Convenzione tra ente e AMICO-DI). Il tirocinio deve riguardare l’implementazione di progetti inerenti una o più tematiche presenti nel master. Gli enti promotori del corso possono fornire le sedi per il tirocinio. Le ore di tirocinio per poter concludere l’iter formativo sono 1000. Le figure professionali già operanti nei servizi per la disabilità possono rendicontare le ore lavorative presso il proprio ente purché sia perseguito il progetto di tirocinio concordato.

SUPERVISIONE
I candidati devono avere una supervisione diretta da parte di un consulente fra quelli indicati da “Amico-DI”. La supervisione (tra 10 e 60 ore) verrà organizzata attraverso incontri individuali e/o di gruppo. La supervisione non è inclusa nella quota del master; per la sola supervisione è previsto un contributo forfettario di Euro 600 al netto dell’IVA, versati direttamente al supervisore.

DOCENTI
Direttore Scientifico del Master è il prof. Paolo Moderato, Ordinario di Psicologia generale presso l’Università IULM. Past President dell’European Association for Behavior and Cognitive Therapies, membro del Board of Trustees del Cambridge Center for Behavioral Studies, è Presidente dell’Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano - IESCUM – a non profit organization. Il gruppo dei docenti impegnati nello sviluppo del Master è composto da formatori ad alta specializzazione accademica e da clinici di provata esperienza: Roberto Anchisi, Silvia Berna, Marco O. Bertelli, Roberto Cavagnola, Davide Carnevali, Giuseppe Chiodelli, Mauro Coppa, Serafino Corti, Carlo Dalmonego, Mirko Dai Prà, Francesco Fioriti, Laura Galli, Roberta Ghignoni, Fabrizio Giorgeschi, Mauro Leoni, Giovanni Michelini, Giovanni Miselli, Anna Percudani, Francesco Pozzi, Laura Villa. In più ogni anno è presente un docente proveniente da un centro formativo estero (solitamente di lingua inglese o americana).

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Il Master, si svilupperà a partire dal 18 Ottobre 2019 e avrà la durata di un anno. Le lezioni in aula avranno la durata di un’intera giornata e si concluderanno entro l’autunno 2020. Avranno per lo più una frequenza quindicinale alternandosi nelle giornate di venerdì e sabato, con orari 9.00-13.00 e 14.00-18.00. Le lezioni si terrano nella sede di Arezzo (8 lezioni) e nella sede di Firenze (15 lezioni).

DIPLOMI E ATTESTATI
1. Diploma di master: verrà rilasciato a tutti coloro che supereranno l’esame finale. Per l’accesso all’esame finale è necessario la frequenza ad almeno il 75% delle lezioni, la conclusione del tirocinio e l’espletamento della supervisione.
2. Iscrizione al registro italiano degli analisti del comportamento: coloro che sono in possesso del diploma del Master possono accedere al registro istituito da SIACSA, la Società Italiana degli Analisti del Comportamento in campo Sperimentale ed Applicato (www.siacsa.org) in base al titolo di studio richiesto da SIACSA.
3. Ciascun modulo del master sarà oggetto di accreditamento ECM (Educazione Continua in Medicina). Tali crediti saranno disponibili per tutti i corsisti che ne facciano richiesta.

QUOTE DI ISCRIZIONE
La quota di iscrizione al Master “Applied Behavior Analysis e modelli contestualistici nei servizi per le disabilità” è di Euro 2.700 al netto dell’IVA e comprende tutte le attività didattiche, il materiale didattico, la sessioni di esame. La quota d’iscrizione deve essere versata in un’unica rata entro la data di inizio del Master oppure in due rate.

MODALITÁ DI ISCRIZIONE E MODULISTICA
Le domande di ammissione dovranno essere compilate sull’apposito modulo di seguito riportato con allegato curriculum vitae, e inviate – entro e non oltre il 1° ottobre 2019 – alla segreteria di Istituto Madre Divina Provvidenza dei Padri Passionisti c.a. Rag. Barbara Pastore dalle 8 alle 14; (formazione@istitutoagazzi.it; tel. 0575-9151246; c/o Istituto Madre Divina Provvidenza – Loc. Agazzi – Via Agazzi 47, CAP 52100 – Arezzo).

SEDE DEL MASTER
Istituto Madre Divina Provvidenza, Località Agazzi, Via Agazzi 47, – 52100 – Arezzo (AR); Aula Polivalente Piano Terra. Ambulatori della Misericordia di Firenze, Via del Sansovino, 176 - 50142 - Firenze, piano 3 Per qualsiasi informazione rivolgersi a: Dott. Fabrizio Giorgeschi tel. 3356206925; formazione@istitutoagazzi.it www.istitutoagazzi.it www.facebook.com/amicodionlus www.amicodi.org

ENTI PROMOTORI E ORGANIZZATORI

Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intelletive e dello sviluppo AMICO-DI.
L’Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intellettive e dello sviluppo è, così come riportato nell’acronimo, una associazione di persone che a diverso titolo operano nel campo della Disabilità intellettiva e nei Disturbi dello spettro dell’autismo. Tale associazione si incarica di promuovere nei servizi per la disabilità il rigore scientifico che ha da sempre caratterizzato la tradizione degli studi comportamentali.

IESCUM
L'Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano è un centro studi e ricerche a carattere non profit, con sede a Parma, fondato da un gruppo di docenti universitari e professionisti nel campo della psicologia, che hanno da anni intessuto rapporti con realtà scientifiche e professionali nazionali ed internazionali.

Istituto privato di Riabilitazione Madre della Divina Provvidenza dei Padri Passionisti
L’Istituto Privato di Riabilitazione “Madre della Divina Provvidenza” è un bene dei Padri Passionisti, opera da molti anni nel campo della disabilità, al fine di promuovere il miglioramento della qualità di vita delle persone che ad esso accedono, sia in età evolutiva che adulta, e favorire il loro reinserimento nella società. Attualmente accoglie circa 150 persone in 3 residenze sanitarie, 2 comunità alloggio e 18 appartamenti siti nella comunità.

CREA della Fondazione San Sebastiano della Misericordia Di Firenze Onlus - Impresa Sociale
La Fondazione San Sebastiano Onlus gestisce servizi diurni e residenziali per l’assistenza, la tutela sanitaria, la riabilitazione e l’integrazione sociale delle persona con disabilità intellettiva e/o con patologia psichiatrica. Attraverso la divisione CREA (Centro Ricerca e Ambulatori) (www.crea-sansebastiano.org) svolge attività di ricerca, di clinica e di formazione professionale per operatori socio-sanitari.

Redazione CREA
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