Una recente revisione della letteratura aggiorna i contributi pubblicati dal CREA quattro anni fa sui fattori di rischio per il disturbo dello spettro autistico, sia pre che peri e post-natali. L'interazione tra genoma e ambiente, mediata da meccanismi epigenetici, sembra esprimersi soprattutto nelle settimane immediatamente successive al concepimento.
Nelle persone con disabilità intellettiva i sintomi dei disturbi alimentari sono spesso difficili da valutare e da identificare. Le alterazioni delle emozioni, della percezione dell’immagine corporea e in generale del vissuto soggettivo si manifestano prevalentemente come cambiamenti dei comportamenti di base o come problemi somatici.
La letteratura sui tassi di prevalenza dei disturbi alimentari nelle persone con disabilità intellettiva è piuttosto scarsa e indica un'ampia variabilità, compresa fra l'1 e il 42%.
Si è tenuto a Venezia il primo congresso nazionale sull'interdisciplinarità per la gestione dei problemi di salute mentale delle persone con disturbi del neurosviluppo.
Alcuni comportamenti-problema sono stati identificati come sintomi, o gruppi di sintomi, specifici di alcuni disturbi psichiatrici, prendendo il nome di “equivalenti comportamentali”. Altri studi non hanno rilevato alcuna evidenza riguardo a questa equivalenza, inducendo una parte della comunità scientifica a interpretarli come espressione di stress emotivo aspecifico. Un recente studio spagnolo aggiunge nuovi dati alla riflessione.
Il primo congresso nazionale di psichiatria sul disturbo dello spettro autistico si terrà ad Aci Castello (Catania) il 14 dicembre 2018. Saranno presenti molti esperti nazionali e internazionali.
Negli ultimi mesi in numerosi forum scientifici si sostiene che le cause del disturbo dello spettro autistico debbano esser ricercate soprattutto nelle alterazioni del sistema immunitario. Quest'ultimo consiste in realtà in una moltitudine di cellule e molecole che svolgono tante funzioni diverse, in sistemi funzionali e strutturali diversi.
I risultati di un nuovo studio coordinato dallo MIT e dall'Università di Harvard ridurrebbero a 102 i geni coinvolti nella genesi del disturbo dello spettro autistico.