Anche per le persone con disabilità la salute non riguarda solo la dimensione sanitaria e i servizi ospedalieri ma interessa tutti gli ambiti della propria vita e di quella delle proprie famiglie. Per questa ragione Fondazione Mantovani Castorina, in collaborazione con Regione Lombardia e ASST Santi Paolo e Carlo e col patrocinio del Comune di Milano, promuove il convegno “Oltre il progetto DAMA. Da una rete nazionale degli ospedali per la disabilità a un nuovo approccio culturale al benessere delle persone con disabilità”, che si terrà a Milano, venerdì 6 ottobre dalle 9.00 alle 17.00 presso l’Auditorium Testori di Regione Lombardia, in via Melchiorre Gioia 37.
Si tratta di una giornata di confronto e di studio su una nuova visione dell’inclusione e della salute di quanti affrontano la sfida della grave disabilità intellettiva e neuromotoria per offrire una risposta appropriata alle centinaia di migliaia di famiglie con bisogni speciali. Il convegno fornirà una prima mappa a livello nazionale sulla risposta ospedaliera dedicata alle persone con disabilità. Allo stesso tempo si prefigge di promuovere e favorire la creazione di percorsi socio-sanitari di presa in carico e di continuità assistenziale tra ospedale e territorio, che includano hub ospedalieri, presidi e servizi territoriali e si estendano a tutti gli ambiti che concorrono nel definire la qualità di vita attraverso quotidianità, lavoro, cultura e residenza.
È stato riconosciuto l’accreditamento di ECM per 4,2 crediti per medici chirurghi, odontoiatri, psicologi, infermieri, infermieri pediatrici, logopedisti, ostetrici, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, terapisti occupazionali, igienisti dentali, assistenti sanitari, dietisti, educatori professionali e fisioterapisti. Per conseguire i crediti è indispensabile la partecipazione all’intera durata dei lavori, la compilazione della modulistica fornita dal provider e il superamento dei test di apprendimento. I partecipanti riceveranno la modulistica ECM al momento della registrazione.
Punto di partenza della riflessione è l’esperienza di DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance), il progetto nato nel 2001 presso l’Ospedale San Paolo di Milano in risposta alle istanze di famiglie con persone con disabilità, che avvertivano nel quotidiano la difficoltà della struttura ospedaliera nel garantire un’assistenza sanitaria pari a quella offerta alle persone senza disabilità. Il nuovo modello di accoglienza e di assistenza medica ospedaliera divenuto oggi a tutti gli effetti una Unità Dipartimentale del Dipartimento di Emergenza con un’èquipe multidisciplinare e flessibile, ha accolto in questi anni oltre 5.600 pazienti con disabilità grave del territorio lombardo e non solo, promuovendo anche a livello nazionale altre esperienze affini Percoso DELFINO – DAMA di Mantova, DAMA Varese, DAMA Bologna, DAMA Empoli, DAMA Bolzano, DAMA Cosenza 1 e 2.
Queste esperienze, variegate e già numerose a livello nazionale, costituiscono già una prima rete assistenziale socio-sanitaria per il benessere delle persone con grave disabilità. E’ possibile però ambire a una risposta ancora più completa, efficace ed estesa, che consideri la salute anche delle persone con disabilità non semplicemente come la mancanza di malattia, ma come un concetto positivo che metta in gioco anche le risorse individuali, fisiche, mentali e sociali, permettendo di realizzare le proprie ambizioni e soddisfare i propri bisogni in sinergia con l’ambiente e la collettività. Questo è l’obiettivo che ha portato alla nascita di Fondazione Mantovani Castorina Onlus, ente promotore del convegno, costituitosi nel 2008 dall’incontro di un alcune famiglie con figli con disabilità grave con un gruppo di medici di DAMA, intenzionate a cambiare il concetto di inclusione estendendolo a tutti gli ambiti che concorrono alla definizione della qualità di vita delle persone con disabilità.
Il Convegno vuole presentare i principali risultati di DAMA e di tutte le realtà che da questa esperienza sono nate, fornendo una prima mappa a livello nazionale sulla risposta ospedaliera dedicata a questa fascia debole della popolazione. Allo stesso tempo si prefigge di capitalizzare le best practice e il know how maturato in ambito ospedaliero anche al di fuori di questo settore, promuovendo a livello regionale e nazionale azioni utili per la costituzione di una rete efficace di assistenza alle persone con grave disabilità e delle loro famiglie, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita da ogni punto di vista.
Tra i vari relatori si segnalano Davide Faraone, sottosegretario ministero della Salute, Nicola Panocchia, responsabile UOS Emodialisi Fondazione Policlinico Gemelli e coordinatore Comitato Scientifico “Carta dei Diritti delle persone con disabilità in ospedale”, Filippo Ghelma, responsabile DAMA ASST Santi Paolo e Carlo Milano, Anna Maria Baietti, dirigente medico responsabile U.O Chirurgia Maxillo-facciale AUSL di Bologna, responsabile del Servizio di Odontoiatria per persone con disabilità e vulnerabilità sanitaria Ospedale Bellaria Bologna, Pierpaolo Parogni, dirigente medico pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, responsabile del Progetto Delfino-DAMA Mantova, Simona Loizzo, dirigente medico responsabile DAMA Cosenza, Sabrina Perazzoli, dirigente medico responsabile DAMA Presidio Ospedaliero di Circolo, ASST Sette Laghi, Varese ed Eluisa Lo Presti, direzione medica Ospedale di Empoli – USL Toscana Centro, presidente Cooperativa ortolani coraggiosi.