Torna, dal 27 marzo al 3 aprile, la “Settimana blu” e con questa la raccolta fondi della Fondazione Italiana Autismo (FIA) per finanziare i progetti di ricerca ritenuti più importanti per provare a risolvere i problemi più urgenti delle persone con disturbo dello spettro autistico. Nel 2017 i progetti in graduatoria sono stati 153, su un totale di 273 pervenuti, distribuiti tra sociale (123), scuola (82) e ricerca (68). I progetti sono stati selezionati a seguito di attenta valutazione a cura dei Comitati Scientifici e del Consiglio di Amministrazione di FIA. I primi 20 progetti della graduatoria, stilata in base alla priorità di finanziamento, sono soggetto della campagna raccolta fondi organizzata mediante il numero solidale 45541, al quale è possibile donare dal 27 marzo all’8 maggio. Si possono donare 2 euro con un SMS dal cellulare. Oppure 5 o 10 euro chiamando lo stesso numero da telefono fisso e digitando 1 o 2 dopo la breve indicazione della voce guida.
Al terzo posto si trova il progetto proposto dal Dott. Marco Bertelli, Direttore Scientifico CREA e Presidente della Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo, sulla “Prevalenza e Fenomenologia dei disturbi psichiatrici nei disturbi dello spettro autistico."
La campagna attuale mantiene il fortunato nome #sfidAutismo dello scorso anno e lo personalizza per il 2017: utilizzando #sfidAutismo17 ogni volta che comunichiamo sui social network, possiamo rendere ancora più efficace l'iniziativa.
Il dott. Marco Bertelli, direttore scientifico del CREA, sta promuovendo la raccolta fondi in modo serrato, mercoledì 29 marzo lo ha fatto anche alla trasmissione Uno Mattina su RAI1, nel corso di una intervista con la giornalista Livia Azzariti, e alla conferenza stampa FIA, tenutasi presso la sede del Ministero della Salute, a Roma.
Questi i link alle registrazioni dell'intervento su RAI del Dott. Marco Bertelli:
https://www.youtube.com/watch?v=SGSR90WkgsA
45541: è un'occasione importante per far partire la prima ricerca multicentrica nazionale sulla prevalenza dei disturbi psichiatrici nelle persone con autismo "a basso funzionamento". Questo a sua volta può incidere in modo sostanziale sull'organizzazione dei servizi di salute mentale, sulla formazione universitaria e più in generale sulla cultura della vulnerabilità psicopatologica delle persone con autismo o con altri disturbi del neurosviluppo.