La politica educativa e scolastica italiana ha vissuto un momento di svolta fra il 1969 e il 1975. È in quegli anni che è partito il processo di integrazione delle centinaia di migliaia di bambini e adolescenti che occupavano le classi speciali e differenziali delle scuole o vivevano in istituti chiusi.
Il rinnovamento avvenne in un contesto di grande partecipazione assembleare nelle scuole, con differenti indirizzi: tra chi si contentava di tenere quegli alunni, fino a quel momento diversi, in classe con gli altri e chi, invece, richiedeva che la scuola si modificasse nelle sue strutture e, tenendo conto delle particolari esigenze dei bambini più difficili, puntasse sia al loro inserimento che a una loro migliore crescita educativa, unitamente a quella di tutti gli altri alunni. Nel 1977 una legge sancì l’inserimento per qualunque bambino, senza distinzione alcuna, introdusse la figura dell’insegnante di sostegno e al tempo stesso dette una nuova struttura alla scuola con vari organi rappresentativi. Da allora però abbiamo assistito ad un rapido declino della partecipazione assembleare e l’inserimento si è progressivamente fermato a poco più di una semplice presenza in classe.
Attraverso articoli, frammenti di libri e di dibattiti, il nuovo volume di Giuseppe De Luca e Michele Zappella, ci ripresenta il passato come strumento per ridiscutere il presente.
Giuseppe De Luca, Michele Zappella: ‘L’alba della integrazione scolastica’. Come i bambini esclusi diventarono uguali agli altri (1969-1975) - Colloquio a cura di Marcella De Luca, Roma: Carocci ed., 2014.
Il libro verrà presentato dal Professor Michele Zappella il 28 Febbraio 2014, alle ore 17.30, presso la Sala Formazione del Centro Ricerca E Ambulatori (CREA) della Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze, in Via Del Sansovino 176, a Firenze. La presentazione sarà introdotta dal dottor Marco Bertelli, direttore scientifico del CREA.