Dalla letteratura risulta che le persone con Disabilità Intellettiva (DI) presentano una certa vulnerabilità per lo sviluppo del Disturbo Post-Traumatico da Stress (acronimo inglese = PTSD). Tuttavia non esistono dati univoci in termini di prevalenza, modalità di valutazione e possibilità terapeutiche, anche per l’assoluta mancanza di strumenti per l’indagine di tale disturbo che siano adeguati per tale popolazione.
In un articolo pubblicato lo scorso Aprile sulla rivista scientifica Clinical Psychology Review e condotto dal Dott. Mevissen e dal Dott. de Jongh del centro di psichiatria per bambini e adolescenti di Drenthe (Paesi Bassi) emerge come le modalità interpretative dei vissuti stressanti e l’espressione sintomatologica del disabile intellettivo differiscano da quelle della popolazione generale. All'interno della popolazione con DI modalità di reazione diverse sono state osservate per i sottogruppi di diverso livello cognitivo. Inoltre gli autori, mediante l’analisi di alcuni case report, riportano come anche le tipologie di trattamento non risultino univoche, sia in termini di terapia farmacologica che di intervento psicoterapico (terapia cognitivo comportamentale, EMDR, terapie psicodinamiche). Per questi motivi, sottolineano Mevissen e de Jongh, appare fondamentale la creazione di uno strumento di valutazione per l’indagine del PTSD nella DI, che permetterebbe in seguito di condurre ulteriori ricerche per stimare la prevalenza del disturbo con più precisione e di individuare le modalità di intervento più adeguate.
RIFERIMENTI
Mevissen L, de Jongh A. PTSD and its treatment in people with intellectual disabilities: a review of the literature. Clin Psychol Rev. 2010 Apr;30(3):308-16.