Il CREA continua la sua attività di protezione dai fattori di distress legati all’epidemia COVID-19: dopo lo scudo psicologico per le persone con disabilità intellettiva e/o autismo e per i loro familiari, ha realizzato un documento rivolto agli operatori sanitari.
Questo secondo scudo è stato ripetutamente richiesto dai molti clinici impegnati nella gestione delle particolari sfide che l'attuale emergenza COVID-19 presenta nella fornitura di assistenza alle persone con disabilità intellettiva e con disturbo dello spettro autistico, ed esposti a forti condizioni di distress e disagio psicologico legati alla paura, al sovraccarico di lavoro e all’impossibilità di agire o di pensare nei modi abituali. Il documento è stato realizzato in collaborazione con SIDiN (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo), ASMED (Associazione per lo Studio dell'Assistenza Medica alla persona con Disabilità) e FIA (Fondazione Italiana per l'Autismo). Sono stati coinvolti 18 professionisti esperti del settore, appartenenti a 13 enti diversi di varie Regioni italiane, per partecipare a un processo Delphi coordinato dal direttore scientifico del CREA, anche presidente della SIDiN. La stabilità dei consigli inclusi nel documento è stata raggiunta dopo quattro round.