La sintomatologia dell’ansia nelle persone con disabilità intellettiva (DI) è spesso atipica, cioè diversa da quella espressa dalla maggior parte delle persone della popolazione generale. Soprattutto i sintomi che si riferiscono al vissuto soggettivo si manifestano prevalentemente come cambiamenti dei comportamenti di base o dei comportamenti abitualmente associati al benessere individuale.
I sintomi che si riscontrano con maggiore frequenza sono irritabilità, comportamenti aggressivi o autolesivi, disturbi del sonno, agitazione, umore basso, pseudo-convulsioni, acting-out, rimuginazioni e disturbi somatici. Il termine ‘acting-out’ indica l'espressione dei propri vissuti emotivi attraverso l'azione piuttosto che con il linguaggio, in modo poco riflessivo, senza adeguata considerazione delle possibili conseguenze negative.
Più precisamente, i sintomi dell’ansia possono interessare aspetti emotivi, del pensiero, comportamentali e fisici.
La ricerca indica che le emozioni più frequentemente associate agli accessi d’ansia in chi soffre di disturbi d’ansia sono la paura eccessiva o irrealistica, l’irritabilità, l’impazienza, la rabbia, la confusione, il nervosismo e l’umore depresso. Lo stress dovuto alla grande difficoltà o all’impossibilità di comunicare i propri stati d’animo, il sentirsi triste e non essere in grado di controllare o modificare la sensazione può causare tensione emotiva che spesso si può tradurre in sintomi d'ansia. La difficoltà di comunicazione o descrizione degli stati emotivi è anche un motivo di una frequente tendenza nelle persone con DI a riferire la propria esperienza interiore attraverso sensazioni fisiche. I sintomi fisici più ricorrenti sono distonie neurovegetative, dolore toracico, battito cardiaco accelerato, arrossire, vertigini, mal di testa, sudorazione, formicolio e intorpidimento, senso di soffocamento, xerostomia (es. chiede ripetutamente di bere), dolori di stomaco, nausea, vomito e diarrea, necessità di andare in bagno più del solito, dolori muscolari (soprattutto del collo, spalle e schiena), irrequietezza, tremori e agitazione. Nel riportare i sintomi fisici, le persone con DI possono non utilizzare termini medici e spesso sono poco precise circa la posizione dei loro sintomi.
I sintomi cognitivi più frequenti legati all’ansia sono preoccupazione per eventi passati o futuri, difficoltà nel prendere decisioni, compromissione della concentrazione e/o della memoria, stati confusionali, pensieri negativi ricorrenti.
Dal punto di vista comportamentale l’ansia si può manifestare con evitamento di situazioni o persone, segni di tensione di fronte a situazioni quotidiane che oggettivamente non giustificano tali reazioni (soprattutto nel disturbo d’ansia generalizzata), pianto, capricci, comportamento ossessivo o compulsivo, disagio in situazioni sociali, aumento del numero di richieste, ripetitività nel porre domande, disfunzioni sessuali. I sintomi possono includere anche un comportamento aggressivo, dirompente, provocatorio o esacerbazione dei comportamenti stereotipati, come il dondolarsi - rocking - o il mangiare nervosamente.
Pur necessitando di alcuni significativi miglioramenti, i 2 manuali diagnostici specifici per la DI, il DC-LD (Diagnostic Criteria for Learning Disability), adattamento da parte del Royal College of Psychiatrists (UK) dell'ICD-10, e il DM-ID (Diagnostic Manual – Intellectual Disability), adattamento da parte della National Association for Dual Diagnosis (USA) del DSM-IV-TR, rappresentano strumenti di grande utilità per la decodifica dei sintomi dei disturbi d’ansia.
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