Lo Strumento Diagnostico per l’Adulto Intellettivamente Disabile versione Generale è stato sviluppato nel 2007 dal Dottor Marco Bertelli come strumento principale del sistema SPAID, volto alla valutazione della comorbilità psichiatrica negli adulti con disabilità intellettiva. La sua applicazione e la valutazione delle sue caratteristiche psicometriche sono state approfondite dallo stesso Dott. Bertelli e dai suoi collaboratori del CREA (Centro di Ricerca Ed Ambulatori) della Fondazione San Sebastiano.
Il sistema SPAID comprende una versione Generale (SPAID-G), da utilizzare per l’individuazione preliminare delle aree diagnostiche a maggior rilevanza psicopatologica, e moduli area-specifici, che aiutano ad operare una diagnosi differenziale tra i disturbi appartenenti ad uno stesso gruppo e di giungere ad un preciso inquadramento diagnostico. Mentre la forma G non riconosce alcun limite cronologico nella rilevazione della sintomatologia, molti degli item dei moduli area-specifici fanno preciso riferimento ai criteri cronologici delle sindromi codificate nel DSM-IV TR.
Lo SPAID-G rappresenta uno strumento di screening psicopatologico, in grado di rilevare aggregati di sintomi con valore di orientamento diagnostico. Come suddetto è da considerarsi preliminare all’applicazione degli altri strumenti del sistema SPAID o di altri strumenti o procedure volti alla formulazione di diagnosi specifiche.
Si tratta di un'intervista sviluppata per l'utilizzo da parte delle varie professionalità operanti nel settore della disabilità intellettiva e può essere somministrato anche a seguito di un training molto limitato. Il tempo di compilazione suggerito è di 30 minuti.
Tutti gli strumenti che costituiscono il sistema SPAID, fino ad oggi SPAID-G, SPAID-DPS per i disturbi pervasivi dello sviluppo, SPAID-P per i disturbi psicotici, SPAID-U per i disturbi dell’umore e SPAID-A per i disturbi d’ansia, sono stati costruiti pensando alla possibilità di identificare i sintomi psichiatrici a partire dall’unica modalità d’indagine applicabile a tutti i casi di disabilità intellettiva, ovvero l’osservazione dei comportamenti.
Lo SPAID-G comprende un questionario composto da 52 item che definiscono indicatori comportamentali di tutti i sintomi
che compaiono, con diversa aggregazione, nelle varie categorie diagnostiche del DSM-IV TR. È in corso un aggiornamento al DSM-5.
Per ogni item l’attribuzione del punteggio è dicotomica, zero o uno, in base alla presenza o assenza del comportamento descritto. Il punteggio di un sintomo può contribuire al punteggio di diversi raggruppamenti, allo stesso modo in cui alcuni sintomi sono trasversalmente presenti in più condizioni psichiatriche. Il punteggio di un raggruppamento diviene meritevole di attenzione, e indica l’utilizzo del relativo SPAID area-specifico, quando più della metà degli item da cui è composto ha ricevuto punteggio 1.
Nella fase di calcolo del numero di indicatori comportamentali presenti, lo strumento fa riferimento ai seguenti raggruppamenti meta-sindromici DSMIV TR: disturbo del comportamento alimentare, disturbi psicotici, disturbi depressivi, disturbi maniacali, disturbi d’ansia, effetti collaterali da farmaci, delirium, demenza, disturbi correlati a sostanze, disturbi di personalità cluster a (strano), disturbi di personalità cluster b (drammatico), disturbi di personalità cluster c (ansioso), disturbi del controllo degli impulsi, disturbi dell’identità, simulazione, disturbi sessuali.
Bertelli e collaboratori hanno indagato le proprietà psicometriche dello strumento in un campione di 245 adulti con disabilità intellettiva da lieve a gravissima.
La scala ha mostrato alta coerenza interna (Alpha di Cronbach=0,81). L’affidabilità tra valutatori, stimata attraverso il calcolo del coefficiente K di Cohen, è risultata pari a 0,76.
Confronti tra orientamenti diagnostici dello SPAID-G e valutazioni PDD-MRS relativamente a 76 soggetti hanno indicato concordanza di risultati nel 77,6% (59 soggetti) dei casi (ratio = 59/76 = 0,776), valore che tende a salire se si considerano i punteggi grezzi, indipendenti dal valore di cut-off, della PDD-MRS e dell’area autismo dello SPAID-G. I valori del coefficiente di correlazione r di Spearman e di quello r di Pearson sono risultati rispettivamente di 0,44 e di 0,48 con una p < 0,001.
Per la verifica della corrispondenza tra orientamenti diagnostici SPAID-G e DASH-II è stato condotto il calcolo della percentuale. Su 76 confronti possibili, 44 (57,89%) hanno mostrato concordanza. La possibilità di comparare i risultati ottenuti mediante lo SPAID-G con le diagnosi fatte in base ai criteri del DSM-IV si è presentata solo per 18 soggetti. Nel 77,7% (14 soggetti) dei casi le valutazioni sono risultate concordanti.
Gli autori dello studio concludono che lo SPAID-G sembra possedere buone caratteristiche psicometriche e sembra essere uno strumento di screening valido, attendibile, di facile e rapido impiego da parte di professionalità diverse, anche in assenza di training specifico.
Bertelli e collaboratori (2011) hanno replicato l’indagine delle proprietà dello strumento su un campione di 304 persone con disabilità intellettiva. La coerenza interna e l'affidabilità inter-rater sono risultate buone. La correlazione tra i punteggi SPAID-G e quelli forniti da PDDMRS e DASH-II è risultata del 60%.
RIFERIMENTI
- Bertelli, M., Scuticchio, D., Ferrandi, A., Ciavatta, C., La Malfa, G. P., Mango, F., et al. (2010). Prevalenza degli aspetti psicopatologici nelle persone con disabilità intellettiva: Uno studio multicentrico sul nuovo strumento SPAID-G. Italian Journal of Psychopathology, 16(1), 53–63.
- Bertelli M, Scuticchio D, Ferrandi A, Lassi S, Mango F, Ciavatta C, Porcelli C, Bianco A, Monchieri S. Reliability and validity of the SPAID-G checklist for detecting psychiatric disorders in adults with intellectual disability. Research in Developmental Disabilities 33 (2012) 382–390.
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