La RSMB è stata sviluppata nel 1988 dal Dottor Steven Reiss del Dipartimento di Psicologia dell’Università dell'Ohio (Stati Uniti). È uno strumento di screening ideato per valutare la psicopatologia in adulti con disabilità intellettiva attraverso un’intervista a un familiare o ad altro caregiver.
La RSMB comprende 38 item, presentati in ordine alfabetico e accompagnati da una definizione e alcuni esempi. Dai punteggi attribuiti a questi si item si ottengono valori numerici per le seguenti otto dimensioni: comportamento aggressivo, autismo, psicosi, paranoia, segni comportamentali di depressione, segni fisici di depressione, disturbo di personalità dipendente e disturbo evitante.
Il punteggio assegnato a ciascun item è scelto su una scala a tre punti e deve essere espresso in riferimento al funzionamento della persona da valutare durante gli ultimi due mesi d'osservazione. Il punteggio totale è ottenuto dalla somma dei 26 item per i quali sono stati ottenuti dati normativi. Il cut-off della scala per differenziare le diagnosi psichiatriche è individuato in un punteggio pari a 9.
La validità criteriale è stata stabilita dal fatto che gli individui con specifiche diagnosi psichiatriche hanno ottenuto punteggi più alti alle sottoscale pertinenti della RSMB.
Per verificare l'ipotesi secondo la quale stime distinte della frequenza e della durata aggiungono informazioni significative alla classificazione della gravità del disturbo nella valutazione della psicopatologia in persone con disabilità intellettiva, Reiss e Havercamp hanno modificato la RSMB in modo tale da attribuire un punteggio distinto alla gravità, alla frequenza e alla durata per ciascuno dei 38 comportamenti disadattivi e ne hanno testato le caratteristiche in un campione di 171 adolescenti e adulti. La correlazione tra i tre punteggi è risultata molto alta. L’analisi di regressione lineare multipla ha rivelato che le stime di frequenza e di durata non aggiungono informazioni significative a quelle fornite dalla valutazione della gravità del problema nella previsione della diagnosi psichiatrica della persona. I risultati hanno evidenziato che una scala composta da più stime è migliore nella valutazione della psicopatologia in persone con disabilità intellettiva.
La bontà del modello dell’RSMB è stata dimostrata in un campione geograficamente eterogeneo di 448 soggetti con ritardo mentale di grado lieve, moderato, grave e gravissimo utilizzando i seguenti quattro indici di adattamento: RMSEA (root mean square error of approximation), ECVI (expected cross-validation index), NNFI (non-normed fit index), e NFI (normed fit index).
La concordanza tra valutatori, l’affidabilità test-retest, e la consistenza interna del RSMB sono state analizzate su un campione di adulti con ritardo mentale da moderato a gravissimo reclutati casualmente tra i residenti in un contesto istituzionale. La RSMB ha dimostrato robustezza psicometrica da moderata a buona. La scala nel suo complesso ha mostrato buona riproducibilità tra valutatori diversi (inter-rater reliability). Da modesta a buona è risultata l’affidabilità test-retest e buona la coerenza interna.
Anche se esiste un certo disaccordo riguardo la struttura fattoriale dell’ RSMB, la scala è stata utilizzata per oltre 25 anni. È apparsa in diverse decine di articoli pubblicati ed è stata tradotta in olandese e in svedese.
Nel 2013 lo strumento è stato somministrato a 467 adulti con disabilità intellettiva di età compresa tra 18 e 73 anni residenti nelle regioni di lingua francese della Svizzera e del Belgio. È stata eseguita l’analisi fattoriale che ha confermato la struttura fattoriale originale. La coerenza interna è stata esaminata mediante l’alpha di Cronbach. L'analisi della varianza è stata calcolata per studiare l'influenza del genere, l'età e della sindrome di Down. Il 37% del campione ha mostrato aspetti psicopatologici. Non è stata trovata alcuna correlazione lineare tra età e psicopatologia. Tuttavia, gli adulti di età inferiore a 26 anni hanno riportato punteggi più bassi rispetto agli adulti più anziani in numerosi domini psicopatologici. I maschi hanno mostrato punteggi più alti rispetto alle femmine alle sottoscale ‘autismo’ e ‘disturbo evitante’. I soggetti con sindrome di Down hanno riportato punteggi più bassi in tutti i domini tranne alla sottoscala ‘autismo’. I risultati di questo studio hanno suggeriscono che la versione francese dell’RSMB può essere uno strumento utile ad individuare la psicopatologia negli adulti con disabilità intellettiva.
La RSMB è stata utilizzata in ambito clinico con il suo cut-off originale anche in India. È stata utilizzata senza alcuna limitazione culturale, ma in questo contesto la scala ‘autismo’ ha mostrato debole utilità diagnostica.
La RSMB e una versione modificata del MMPI-168 sono stati somministrati da un gruppo di ricercatori del Georgia College & State University negli Stati Uniti a 65 persone con ritardo mentale lieve o moderato residenti in un istituto per disturbi psichiatrici. Tra quattro scale della RSMB e le scale F, K, 1, 6, e 7 del MMPI-168 sono emerse correlazioni significative. Questi risultati supportano l'efficacia clinica di entrambi gli strumenti nelle procedure di screening per individuare patologie comportamentali in persone con ritardo mentale. Per la valutazione di costrutti psicologici simili sono state sviluppate altre scale, ma per nessuna sono state dimostrate le associazioni positive attese.
La RSMB è stata pubblicata da IDS Publishing P.O. Box 389 Worthington, OH 43085 614-885-2323 ids@idspublishing.com www.idspublishing.com
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