Ricerca Cerca in
fattori ambientali biologici prenatali
16/04/2015

AUTISMO: I FATTORI DI RISCHIO AMBIENTALI BIOLOGICI PRENATALI

I disturbi dello spettro autistico rappresentano (DSA), come i disturbi dello sviluppo intellettivo, un raggruppamento metastrutturale. Sotto la denominazione di DSA possiamo infatti individuare condizioni estremamente variabili e diverse fra loro, sia nell’espressione qualitativa e quantitativa dei sintomi, sia nella base eziologica.
Sebbene un numero crescente di evidenze indichi la genetica come la causa principale dei DSA, questa non sembra in grado di spiegare da sola tutte le attuali istanze etiopatogenetiche. Studi recenti, che hanno rilevato espressioni differenziali di migliaia di geni in cellule cerebrali di persone con DSA, indicano la necessità di guardare oltre la genetica e cercare altri fattori ambientali con valore co-causale. Il contributo patogenico dei fattori genetici e ambientali, la loro definizione come fattori di rischio o causali e il grado con cui l’ambiente esterno influenzi l’attività genetica sono ancora oggetto di studio e di riflessione. È invece sempre più dimostrato che i meccanismi epigenetici, che possono alterare l’espressione genica e il fenotipo senza modificare le sequenze del DNA, abbiano un ruolo chiave nei meccanismi etiopatogenetici dei DSA.
Vengono definiti epigenetici quei fenomeni ereditari in cui il fenotipo è determinato non tanto dal genotipo ereditato in sé, quanto dalla sovrapposizione al genotipo stesso di un'impronta che ne influenza il comportamento funzionale, anche in relazione ai fattori ambientali.
I fattori ambientali possono influenzare il comportamento di una persona con DSA e possono determinare lo sviluppo dei sintomi in modo dipendente dall’età. Ciò potrebbe anche essere alla base della costituzione di sottotipi clinici.
I fattori ambientali biologici dei DSA vengono generalmente classificati in prenatali, perinatali e postnatali.
I fattori prenatali includono le infezioni, come la sindrome da rosolia congenita o il citomegalovirus, l’infiammazione, indicata da un aumento della proteina C-reattiva e l’esposizione a sostanze tossiche.
Il possibile contributo di problemi allergici o autoimmunitari in gravidanza è stato supportato da reperti di anticorpi materni circolanti contro proteine cerebrali fetali, ciò che sembra anche indicare la loro capacità di superare la barriera emato-encefalica. Altri studi hanno dimostrato la presenza di citochine proinfiammatorie nel cervello fetale, come il fattore di crescita tumorale, che viene prodotto in mastociti della madre.
Le sostanze tossiche più studiate sono i pesticidi, gli ftalati, l’alcool e alcuni farmaci, come la terbutalina, la talidomide, il misoprostolo o l’acido valproico.
Per anni si è dibattuto se l’uso dei comuni antidepressivi in gravidanza potesse aumentare il rischio di DSA. A seguito di queste pericolose affermazioni il CREA ha condotto una mappatura sistematica della letteratura scientifica sull’argomento aggiornata a ottobre 2014 e concluso che tale rapporto causale non è affatto supportato da chiare evidenze. Un intero articolo sull'argomento è stato pubblicata su questo sito in data 27/11/2014.
Alcuni ricercatori hanno recentemente riportato evidenze sulla capacità dell’esposizione prenatale a forte inquinamento dell’aria di raddoppiare la probabilità di sviluppare un DSA. L’inquinamento dell’aria contiene molti tossici noti per l’impatto negativo sulle funzioni neurologiche. Già in studi precedenti, metalli (antimonio, arsenico, cadmio, cromo, piombo, mercurio, manganese, nichel), stirene, chinolina, tricloroetilene, cloruro di metilene, vinil cloruro e particolato di diesel erano stati associati ai DSA. Alcune di queste sostanze potrebbero agire attraverso il loro potere mutageno.
Un altro fattore ambientale associato ai DSA è rappresentato dai problemi di metabolismo nella gestante, soprattutto obesità e diabete di tipo 2. L’incremento di rischio è probabilmente dovuto a insulino resistenza, ma sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere come questo fattore può colpire lo sviluppo cerebrale prenatale.
Anche livelli amniotici di testosterone molto superiori alla media sono risultati associati con un incremento del rischio di DSA. Si ipotizza che il testosterone spinga lo sviluppo cerebrale verso una maggiore capacità di schematizzare e analizzare sistemi complessi, mentre diminuirebbe l’attitudine alla comunicazione e all’empatia, cioè enfatizzerebbe le caratteristiche maschili su quelle femminili.

RIFERIMENTI

- Angelidou, A., Asadi, S., Alysandratos, K. D., Karagkouni, A., Kourembanas, S., & Theoharides, T. C. (2012). Perinatal stress, brain inflammation and risk of autism-Review and proposal. BMC Pediatr., , 12(1), 89.
- Baron-Cohen S, Lombardo MV, Auyeung B, Ashwin E, Chakrabarti B, Knickmeyer R. Why are autism spectrum conditions more prevalent in males? PLoS Biol. 2011Jun;9(6):e1001081.
- Baron-Cohen S, Auyeung B, Nørgaard-Pedersen B, Hougaard DM, Abdallah MW, Melgaard L, Cohen AS, Chakrabarti B, Ruta L, Lombardo MV. Elevated fetal steroidogenic activity in autism. Mol Psychiatry. 2015 Mar;20(3):369-76.
- Brown AS, Sourander A, Hinkka-Yli-Salomäki S, McKeague IW, Sundvall J, Surcel HM. Elevated maternal C-reactive protein and autism in a national birth cohort. Mol Psychiatry. 2014 Feb;19(2):259-64.
- Christensen J, Grønborg TK, Sørensen MJ, Schendel D, Parner ET, Pedersen LH, Vestergaard M. Prenatal valproate exposure and risk of autism spectrum disorders and childhood autism. JAMA. 2013 Apr 24;309(16):1696-703.
- Kalkbrenner AE, Daniels JL, Chen JC, Poole C, Emch M, Morrissey J. 2010. Perinatal exposure to hazardous air pollutants and autism spectrum disorders at age 8. Epidemiology 21:631–641.
- Krakowiak P, Walker CK, Bremer AA, Baker AS, Ozonoff S, Hansen RL, Hertz-Picciotto I. Maternal metabolic conditions and risk for autism and other neurodevelopmental disorders. Pediatrics. 2012 May;129(5):e1121-8.
- Palmer RF, Blanchard S, Wood R. 2009. Proximity to point sources of environmental mercury release as a predictor of autism prevalence. Health Place 15:18–24.
- Roberts AL, Lyall K, Hart JE, Laden F, Just AC, Bobb JF, Koenen KC, Ascherio A, Weisskopf MG. Perinatal air pollutant exposures and autism spectrum disorder in the children of Nurses' Health Study II participants. Environ Health Perspect. 2013 Aug;121(8):978-84.
- Shishido E, Aleksic B, Ozaki N. Copy-number variation in the pathogenesis of autism spectrum disorder. Psychiatry Clin Neurosci. 2014 Feb;68(2):85-95.
- Sørensen MJ, Grønborg TK, Christensen J, Parner ET, Vestergaard M, Schendel D, Pedersen LH. Antidepressant exposure in pregnancy and risk of autism spectrum disorders. Clin Epidemiol. 2013 Nov 15;5:449-59.
- Vojdani, A. (2008). Antibodies as predictors of complex autoimmune diseases and cancer. Int J Immunopathol Pharmacol, Erratum in: Int J Immunopathol Pharmacol., Vol. 21, No.4., 21(3), 553-566.
- Volk HE, Hertz-Picciotto I, Delwiche L, Lurmann F, McConnell R. 2011. Residential proximity to freeways and autism in the CHARGE study. Environ Health Perspect 119:873–877.
- Windham GC, Zhang L, Gunier R, Croen LA, Grether JK. 2006. Autism spectrum disorders in relation to distribution of hazardous air pollutants in the San Francisco Bay area. Environ Health Perspect 114:1438–1444.

Marco O. Bertelli