Le persone con Disabilità Intellettiva (DI) hanno una maggiore vulnerabilità psichica e somatica rispetto alla popolazione generale. Presentano anche una grande variabilità nelle capacità di autodeterminazione, discernimento, comunicazione e nella manifestazione dei sintomi, che può tradursi in gravi mancanze nella gestione dei propri bisogni sanitari. Purtroppo questo si affianca spesso ad una maggiore difficoltà nel raggiungere i servizi pubblici e nel ricevere un’assistenza adeguata.
Il medico di medicina generale (MMG) rappresenta una figura di riferimento nella relazione fra la persona con disabilità intellettiva, la sua famiglia ed i servizi socio-sanitari pubblici. Ma di quanta formazione, di quanta esperienza e di quante risorse può effettivamente disporre il MMG in questo ambito?
Un recente studio qualitativo norvegese ha indagato le esperienze, le attitudini, e la percezione di competenza di 10 MMG che fornivano assistenza sanitaria a persone con DI e problemi di salute mentale e di comportamento.
Sono stati rilevati molti limiti formativi e difficoltà di gestione: i medici intervistati hanno sottolineato che la loro conoscenza in questo ambito deriva principalmente dell’esperienza maturata nell’operato quotidiano, in particolare nella conduzione delle visite mediche e nella terapia farmacologica. La pratica clinica, la conoscenza del background del paziente e della sua famiglia e la collaborazione con altri specialisti sono stati considerati gli ingredienti più importanti per un servizio di qualità.
Gli intervistati hanno riferito di aver ricevuto una formazione estremamente limitata sulle modalità di comunicazione e sulle peculiarità cliniche di questa popolazione. Spesso l’approfondimento è avvenuto attraverso percorsi formativi personali e informazioni disponibili sul web. Raramente però le ricerche su internet hanno incluso la letteratura scientifica, cioè articoli, libri o riviste specifici di questo ambito.
Il lavoro di produzione e di disseminazione della conoscenza specialistica per le persone con DI si rileva dunque di fondamentale importanza anche rispetto all’importante ruolo di mediazione svolto dal MMG.
RIFERIMENTI
- Fredheim T, Haavet OR, Danbolt LJ, et al. Intellectual disability and mental health problems: a qualitative study of general practitioners’ views. BMJ Open 2013;3:e002283. doi:10.1136/bmjopen-2012-002283
- Wilkinson J, Dreyfus D, Cerreto M, et al. ‘Sometimes I feel overwhelmed’: educational needs of family physicians caring for people with intellectual disability. Intellect Dev Disabil 2012;50:243–50.
- Gill F, Stenfert KB, Rose J. General practitioners’ attitudes to patients who have learning disabilities. Psychol Med 2002;32:1445–55.