Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI) è uno strumento molto utilizzato da decenni in tutto il mondo per la valutazione di problemi psichiatrici nella popolazione generale adulta.
La variante168 rappresenta una versione ridotta del MMPI, in cui sono stati inseriti solo i primi 168 item. Questa versione è stata sviluppata da Overall e Gomez-Mont nel 1974 a seguito del divieto da parte della casa editrice del MMPI di utilizzare gli item che la costituivano al di fuori del pacchetto completo originale. Gli autori dimostrarono che i primi 168 item del MMPI erano efficaci nell'individuare la presenza di un disturbo psichiatrico tanto quanto l'intera scala.
Nel 1997 lo MMPI-168 è stato modificato per essere utilizzato con le persone con disabilità intellettiva. Gli item sono stati riformulati in domande a cui fosse possibile rispondere si o no, anziché vero o falso. Lo strumento risultante, denominato MMPI 168 (L), è stato testato con tre gruppi di persone con DI di grado lieve o moderato: uno senza disturbi psichiatrici preesistenti, uno con disturbi psicotici o organici ed uno con disturbi delle funzioni esecutive. Sono state rilevate differenze fra gruppi in 4 sottoscale: F, K, 6, e 8.
La scala F (Frequency) è composta da 60 item a cui è stato risposto affermativamente da meno del 10% della popolazione adulta “normale”. Punteggi elevati in questa scala possono derivare da difficoltà ad aderire alle istruzioni, da conseguenti risposte casuali agli item, da limiti d'istruzione e capacità di lettura assai limitate, da difficoltà d'interpretazione della realtà, da una deliberata esagerazione delle proprie difficoltà o dalla volontà di assicurarsi una considerazione speciale.
La scala K (Correction) riguarda caratteristiche che molti soggetti preferiscono negare a se stessi e ai loro familiari. È composta da 30 item individuati in protocolli di pazienti clinicamente malati che avevano ottenuto però profili normali. Alti punteggi in questa scala possono indicare una tendenza inconsapevole al diniego della patologia.
La scala 6 o Pa (Paranoia) è stata sviluppata inizialmente con un gruppo di pazienti che presentavano condizioni di tipo paranoideo, o stati paranoidi. Il contenuto degli item riflette sia ipersensibilità nei rapporti interpersonali, sia insicurezza, sia la tendenza a fraintendere le motivazioni e le intenzioni degli altri.
Il contenuto degli item della scala 8 o Sc (Schizofrenia) riguarda un’ampia varietà di convinzioni bizzarre, esperienze insolite e percezioni particolari, che sono caratteristiche dell'esperienza dissociativa.
Le differenze fra i 3 sottogruppi di persone con DI sono state messe in relazione a gravi disfunzioni cognitive, soprattutto nella processazione delle informazioni.
Lo strumento è stato somministrato una seconda volta alle stesse persone a distanza di 4-22 mesi. L'attendibilità test-retest è risultata accettabile per 3 sottoscale (r > 0,7), al limite dell'accettabilità per 4 (da 0,6 a 0,7) e bassa per le restanti 6 (r < 0,6).
La validità concorrente della MMPI 168 (L) è stata valutata da McDaniel, Childers e Compton, ma in modo metodologicamente impreciso, utilizzando cioè un questionario a 8 item per la descrizione di pattern comportamentali patologici, creato ad hoc da loro stessi e dunque non standardizzato. È stata comunque reperita una buona concordanza: sei degli otto item correlavano significativamente con i punteggi MMPI 168 (L).
RIFERIMENTI
- Butcher, J. N., Dahlstrom, W. G., Graham, J. R., Tellegen, A., & Kaemmer, B. (1989). The Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2 (MMPI-2): Manual for administration and scoring. Minneapolis, MN: University of Minnesota Press.
- Hathaway S.R., Mc Kinley J.C. (1989). MMPI-2: Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2: manual for administration and scoring. Minneapolis MI: University of Minnesota Press.
- McDaniel, W. F. (1997). Criterion-related diagnostic validity and test-retest reliability of the MMPI-168(L) in mentally retarded adolescents and adults. Journal of Clinical Psychology, 53(5), 485-489.
- McDaniel, W. F., Childers, L. M., & Compton, D. M. (1997). Construct validity of the MMPI-168 (L) with mentally retarded adults and adolescents. Journal of Clinical Psychology, 53(7), 727-732.
- McDaniel, W. F., Passmore, C. E., & Sewell, H. M. (2003). The MMPI-168(L) and ADD in assessing psychopathology in individuals with mental retardation: Between and within instrument associations. Research in Developmental Disabilities, 24(1), 19-32.
- Overall, J. E. & Gomez-Mont, F. (1974). The MMPI-168 for psychiatric screening. Educational and Psychological Measurement, 34, 315-319.